Nelle ultime 48 ore circola in maniera vorticosamente preoccupante la bufala sul lockdown. Sono i soliti siti e pagine italiane a tema complottista. Tra cui gli immancabili Rosario Marcianò (vedi art) e Maurizio Blondet, i quali fanno riferimento su una nuova, gravissima e pericolosa fake. Riguarda appunto la bufala sul lockdown e il presunto nesso tra questa, i vaccini e la diminuzione della mortalità infantile sul territorio americano a causa della riduzione delle vaccinazioni.
Art di Yuri Cordero
Un gioco ingannevole
Gli «autori» giocano ingannevolmente con le statistiche sui decessi da CoVid-19. Lo fanno per arrivare ad affermare che il declino delle vaccinazioni — a causa di blocchi in risposta alla pandemia — ha causato un calo del numero di bambini che muoiono ogni settimana. Ecco perché la bufala sul lockdown è pericolosa. Perché sta insinuando intrinsecamente che i vaccini causino la SIDS (la cosiddetta “sindrome della morte in culla” ndr). Prima di procedere al fact checking su questo spiacevolissimo (e ulteriore) tentativo di alimentare la disinformazione sulla questione, vale la pena spendere due parole sui personaggi che hanno diffuso la bufala.
Andrew Wakefield, padre del complotto novax
Mala informazione che nasce oltreoceano, ad opera di noti attivisti novax. Specialisti di fake sui vaccini, tra cui la bufala sul lockdown. Nello specifico si tratta di Amy Becker e Mark Blaxill. In questo modo è possibile inquadrare già in principio di che tipologia di fonte si tratti. Mark Blaxill (il cui precedente gruppo anti-vaccinista era Safeminds), in diverse occasioni ha promosso orribili studi (vedi sito) contro i vaccini. Ha promosso più volte la disinformazione anti-vaccini tra la comunità immigrata somala nel Minnesota. Questa comunità si trovava nel mezzo di una massiccia epidemia di morbillo, perché i ricchi anti-vax bianchi avevano promosso tra loro la pseudoscienza MMR di Andrew Wakefield.
Questo è un ex medico, padre putativo della teoria del complotto sui vaccini, il quale è comparso in film di propaganda anti-vaccinista. Quanto ad Amy Becker si hanno molte meno informazioni. A parte il fatto che milita in Health Choice: un gruppo anti-vaccinista la cui leadership comprende una vera cornucopia di attivisti anti-vax. Nel gruppo fanno parte tra l’altro, lo stesso Mark Blaxill, Wayne Rohde, Teresa Conrick, Mary Holland , Kim Rossi, John Stone, Jennifer Larson e Anne Dachel.
Novax e l’effetto Dunning-Kruger
Quello che ha fatto in sostanza la Becker, da cui è partita la bufala sul lockdown, è notare che c’è stata una diminuzione delle morti infantili durante i blocchi istituiti come risposta alla pandemia. Quindi ha affermato che ciò indica che i vaccini stavano uccidendo i bambini prima della pandemia. Ovvio, perché per gli antivax qualunque cosa accada, sia buona o cattiva, è sempre un’indicazione che i vaccini sono cattivi. Sempre. È il loro valore predefinito. Questi esempi viventi dell’effetto Dunning-Kruger espongono il loro “caso” in un articolo pubblicato su Health Choice, intitolato: “Perché muoiono così tanti bambini in meno?” (vedi art)
Tassi di mortalità diminuiti durante il lockdown
«Il Covid-19 è un serio problema di salute pubblica. Tuttavia la cronaca senza sosta dei media, fra test positivi e un bilancio delle vittime in costante aumento, non fa molto per istruirci sulla vera natura del virus. Nemmeno sui passi, senza precedenti presi per prevenirne l’impatto. Come in molti fenomeni di salute complessi e pervasivi, ci sono molti modi per misurare gli effetti sulla salute. A nostro avviso la giusta misura di impatto non è una metrica stretta o intermedia, ma piuttosto risultati di salute totali.
Nel caso di un virus pandemico che colpisce grandi popolazioni, dove la preoccupazione immediata è un forte aumento delle morti, la migliore misura degli esiti non è una misura selettiva delle morti attribuita in qualche modo alla malattia, ma è invece la morte per tutte le cause. Per prospettiva, questi decessi devono essere confrontati con i tassi di mortalità storici di tutte le cause degli anni precedenti (percentuale di decessi previsti).
Come mostreremo, una visione equilibrata della più ampia esperienza americana di Covid-19 dimostra sia la portata che la variabilità dei suoi esiti nefasti sugli americani, in particolare gli anziani, ma anche alcuni aspetti inattesi. Sorprendentemente, i tassi di mortalità negli Stati Uniti sono diminuiti tra i giovani durante il blocco, in particolare tra i neonati. Queste tendenze sono passate in gran parte inosservate e rimangono inspiegabili».
Becker e Blaxill: «i bambini non ricevevano il vaccino»
In effetti, non appena si legge l’ultima frase, si può facilmente notare come Becker e Blaxill, ideatori della bufala sul lockdown, stiano gettando le basi per incolpare il vaccinino. Secondo loro la risposta al “mistero” del perché la mortalità sia diminuita tra gli infanti, sarebbe che non ricevevano vaccini. Il motivo è perché tanti uffici di pediatria erano chiusi a tutti, tranne che a problemi urgenti e emergenze. Becker e Blaxill, seguono quindi una serie di grafici che sono un bell’esempio di JAQ.
I primi due grafici sono relativamente semplici. Ovvero le morti totali a settimana durante la pandemia, con il bilancio delle vittime molto più elevato durante lo stesso periodo nel 2020. Il che rappresenta le morti in eccesso rispetto al numero previsto per lo stesso periodo dell’anno, rispetto agli anni passati. Quelle morti in eccesso erano quasi certamente dovute a CoVid-19. Proseguendo la lettura almeno Becker e Blaxill ammettono che CoVid-19 è stato molto, molto peggio di una tipica stagione influenzale.
L’ammissione di Becker e di Blaxill
«Attribuire una causa di morte a COVID-19 non è sempre ben facile e definito. Ciò è dovuto a causa della significativa sovrapposizione tra COVID-19, polmonite, influenza e presumibilmente altri COD primari. Detto questo, il picco delle morti ufficialmente attribuito a COVID-19 si è verificato in parallelo con il picco delle morti, per tutte le cause. Queste hanno lasciato pochi dubbi sul fatto che il Covid19 sia stato il principale contribuente all’eccesso di morti previste tra il 22 marzo e il 9 maggio.
Almeno in questo periodo di 8 settimane, la pandemia di Covid19 è stata notevolmente peggiore di una tipica stagione influenzale. Nella misura in cui i decessi per tutte le cause sono tornati ai livelli previsti nel mese di maggio, l’eccesso di mortalità attribuibile alla pandemia è passato. Molti Stati hanno effettivamente visto decessi inferiori alle attese durante il periodo. A dire il vero, un tasso di mortalità in eccesso del 5% per tutti gli Stati Uniti è considerevole ma anche molto inferiore alla narrativa apocalittica che la pandemia ha ricevuto.
I tassi di mortalità superiori alle attese erano fortemente concentrati nel corridoio nord-orientale. New York City e l’area circostante, tra cui il New Jersey, lo Stato di New York, il Connecticut, il Massachusetts, il Maryland e il Distretto di Columbia, hanno finora compreso 6 delle 8 giurisdizioni principali con un numero eccessivo di morti per tutte le cause. New York City è stata colpita particolarmente duramente. In una tipica primavera, New York City potrebbe aspettarsi 700-800 morti per tutte le cause a settimana. Da metà marzo a metà maggio, quel numero è aumentato vertiginosamente. Almeno di dieci volte, raggiungendo oltre 7500 morti nella settimana di punta che termina l’11 aprile».
New York e il Michigan sono sulla buona strada per il controllo epidemico
Forse era vero un mese fa, ma come sappiamo dai recenti titoli (vedi art), i casi di CoVid-19 stanno calando. Soprattutto in Stati come New York, New Jersey, Michigan e altri che sono stati colpiti in anticipo. Mentre i casi CoVid-19 sono saliti in Arizona, Texas, Florida e altri Stati «riaperti». Questi aumenti non possono essere attribuiti solo a un aumento dei test, con alcuni di essi che stabiliscono dei record per i ricoveri della patologia. Questa è la situazione, in quanto solo due Stati (New York e Michigan) sono sulla buona strada per tenere sotto controllo l’epidemia. (Vedi art)
Nello scritto segue una lunga disamina su dati parziali del CDC — corrispettivo a stelle e strisce del nostro Istituto Superiore di Sanità —. I dati sono ampiamente distorti nella loro interpretazione e capacità di analisi altamente incompetente. Non ci soffermeremo ad esaminare ulteriormente in quanto se ne può comprendere, già da quanto precedentemente illustrato il tenore. Passeremo quindi al punto centrale. Quello da cui prende il titolo sensazionalista e in salsa complottista, utilizzato per rilanciare da noi la “notizia”.
Qualcosa di misterioso salvava la vita ai bambini
«Ma l’esperienza della pandemia ha prodotto un effetto sorprendente su questo tasso di mortalità atteso tra i bambini. A partire dall’inizio di marzo, i decessi previsti hanno iniziato a registrare un forte calo. Da un livello atteso di circa 700 decessi a settimana, a ben meno di 500 entro la metà di aprile e per tutto il mese di maggio. Mentre le morti premature aumentavano tra gli anziani nelle case di cura di Manhattan. In contesti simili in tutto il paese, qualcosa di misterioso stava salvando la vita dei bambini.
Con l’avvicinarsi della primavera in America, con enormi sconvolgimenti nella vita familiare per i blocchi imposti, circa il 30% in meno di bambini è morto. È stato un effetto protettivo delle chiusure scolastiche? Gli adolescenti si trovavano in situazioni rischiose a un tasso inferiore? No. I bambini o gli adolescenti in età scolare hanno avuto scarsi effetti. Praticamente l’intero cambiamento è arrivato dai bambini. In qualche modo, il modello mutevole della vita americana durante i blocchi ha salvato la vita di centinaia di bambini, oltre 200 alla settimana».
Il grafico della Centers for Disease Control and Prevention
La prima cosa che si deve notare, riguardo la bufala sul lockdown, è che abbiamo a che fare con numeri relativamente piccoli. In particolare perché ogni anno muoiono molti meno bambini rispetto agli adulti. Ora, potremmo chiederci perché Becker e Blaxill affermano che praticamente tutto il declino è attribuibile ai bambini. Per questo, secondo loro, tutto ciò che bisogna fare è guardare questo grafico.
[Fonte CDC]
Quindi, tra le settimane dal 1 febbraio al 16 maggio, il numero di decessi di bambini di età inferiore a 1 anno è sceso da circa poco meno di 400 a settimana a circa 250 a settimana, con un calo superiore al 35%. Ma che dire delle affermazioni di Becker e Blaxill secondo cui c’era un effetto “molto scarso” tra i bambini o gli adolescenti in età scolare? Come numero assoluto è un po’ vero, ma in percentuale? Non così tanto. Guardando il grafico, i decessi dei giovani tra i 5 e i 14 anni sono scesi da oltre 100 a settimana a circa 75 a settimana. Ovvero un calo vicino al 25%, non molto inferiore a quello tra gli infanti.
Bufala sul lockdown? Questioni di statistiche
Nello stesso periodo, tra i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni, il numero di decessi è diminuito da circa 70-90 a settimana a 50-60 a settimana. Un calo simile. Una cosa da notare su questi numeri, è che sono così piccoli che bisogna intendere se questa tendenza è addirittura reale da generare la bufala sul lockdown. Poiché visto il ritardo nella segnalazione, che significa che le statistiche successive sono quasi certamente sottostimate, anche a causa del ritardo di alcune settimane nell’elaborazione di alcuni certificati di morte.
Fondamentalmente, Becker e Blaxill probabilmente hanno soprasseduto, perché si basano su statistiche incomplete. Del resto, più recenti sono le statistiche, più sono incomplete. In ogni caso, anche se le statistiche successive reggono, l’analisi che Becker e Blaxill stanno facendo non è convincente. Niente di tutto ciò, comunque, impedisce loro di intentare una causa.
Quelli di voi che hanno seguito dagli albori il movimento novax, probabilmente hanno già intuito che era lì che stavano andando a parare Becker e Blaxill. Dritto a quello a cui vanno sempre: i vaccini. In questo caso, la mancanza di vaccini causata dal ritardo di visite pediatriche, a causa del blocchi in risposta alla pandemia di CoVid-19 in modo da alimentare la bufala sul lockdown.
Come prosegue l’articolo di Becker e Blaxill
«Non abbiamo dati specifici sull’andamento dei decessi SIDS (Sindrome della morte in culla n.d.r.) durante la pandemia. Tuttavia, abbiamo ascoltato segnalazioni aneddotiche di medici di pronto soccorso che suggeriscono che alcuni hanno osservato un declino della SIDS. Un medico che ha dichiarato di poter vedere 3 casi di SIDS in una settimana tipica ha visto zero casi dall’inizio della pandemia e delle chiusure associate».
Questo balzo alla conclusione non sorprende. Dato il (falso) mito novax e la loro bufala sul lockdown, secondo cui i vaccini causano la SIDS (vedi art). Gli adepti del movimento adorano promuovere questa convinzione. In passato la Corte per i vaccini degli Stati Uniti ha emesso una sentenza dubbia, che suggerisce un collegamento. Le madri in lutto che attribuiscono la SIDS dei loro bambini ai vaccini, creano figure simpatiche e convincenti. Ecco il motivo per cui i novax tentano sempre di convincere altre madri con lo stesso tipo di lutto (SIDS). Dicendo loro che sono stati i vaccini a causarlo
Il calo degli ordini dei vaccini
In effetti, sebbene sia molto chiaro che i vaccini non aumentano il rischio di SIDS (ved art), è alquanto probabile piuttosto che invece riducano il rischio di SIDS (vedi grafico). Ignorando tutta questa scienza, Becker e Blaxill si impegnano audacemente nel JAQ, chiedendo se i vaccini possano essere responsabili di questo declino della mortalità:
«Un cambiamento molto evidente che ha ricevuto risalto è che i funzionari della sanità pubblica lamentano un forte declino delle vaccinazioni infantili, poiché i genitori non stanno portando i loro bambini negli uffici pediatrici per i regolari controlli neonatali. Il 15 maggio, nel Rapporto settimanale sulla mortalità e mortalità del CDC (MMWR), un gruppo di autori del CDC ha riportato un forte calo degli ordini dei fornitori di vaccini e un calo delle dosi pediatriche somministrate. Queste riduzioni sono iniziate all’inizio di marzo, nel momento in cui le morti infantili hanno cominciato a diminuire».
Le speculazioni di Becker e Blaxill
Quando sei un martello, tutto è un chiodo. Quando sei un novax, tutto deve avere qualcosa a che fare con i vaccini. In particolare se pensi di vedere una correlazione tra un risultato negativo con i vaccini o una correlazione di un risultato positivo con una mancanza di vaccini. Un’altra potenziale spiegazione per il declino del numero di morti infantili (se, reale, dato il piccolo numero in questione, potrebbe non esserlo), è l’enorme calo delle miglia di auto guidate sulle strade.
Questo ha provocato un declino delle morti a causa di collisioni automobilistiche. Dato il piccolo numero di decessi di bambini al di sotto dei 14 anni alla settimana, non ci vorrebbe molto per spiegare parzialmente o completamente i dati che Becker e Blaxill stanno reclamando. Naturalmente, gli antivax come Becker e Blaxill non lo considerano nemmeno. Ma anzi, concludono con un fiorire di speculazioni infondate.
La conclusione
«Il Covid19 è l’unica tra le recenti pandemie dove il bilancio delle vittime è misurabile, reale e convincente. È anche quasi certo di essere transitorio, ma ciò non impedirà al juggernaut della propaganda di avanzare. Tuttavia, come dice il proverbio, “i migliori piani di topi e uomini vanno spesso male”. Ciò che nessuno avrebbe previsto prima del Covid19 è che l’estrema risposta di chiusura ha prodotto un esperimento naturale che in realtà mette in discussione le stesse azioni – vaccini diffusi e obbligati per tutti – che la malattia infettiva e la comunità della salute pubblica spingono da anni. Dovremmo piangere la morte degli anziani residenti nella casa di cura di Manhattan, ma anche tenere conto delle centinaia di morti infantili evitate. Solo con quel tipo di equilibrio trarremo le lezioni giuste dalla pandemia e dalle chiusure che ne sono seguite».
Notare il confronto offensivo. Certo, molte decine di migliaia di persone anziane sono morte orribilmente a causa del CoVid-19, ma come non pensare ai bambini che si sono salvati grazie al lockdown che ha impedito loro di vaccinarsi? Il principio di fondo è che Becker e Blaxill hanno fatto ampie generalizzazioni sotto forma di JAQ, semplicemente “strabiliando” con le cifre grezze, per le quali è probabile che i numeri successivi siano sottovalutati significativamente, tutte revisionate al servizio della pseudoscienza antivaccinista sotto forma di mito che i vaccini causino SIDS e quant’altro. I novax hanno predetto che la SIDS diminuirà durante il blocco a causa della riduzione delle vaccinazioni, e questo è il loro ultimo patetico tentativo di dimostrarlo. Con buona pace, o il beneplacito (?), dei novax tricolori e i loro guru.
Un ringraziamento particolare da tutta la redazione di Dossierduepuntouno a Vincenzo Benincasa, chimico farmaceutico, per averci fornito i dati.