I ciarlatani e gli impostori sono sempre esistiti, ieri come oggi, promettendo cure miracolose con pozioni fasulle in cambio di tanto denaro
Nel 1832 Gaetano Donizetti in sole due settimane scrisse il suo capolavoro: L’Elisir d’Amore, melodramma giocoso, considerato tuttora una pietra miliare del genere buffo. Quest’opera tuttavia sembra anticipare i tempi odierni, in cui dei ciarlatani vendono prodotti o terapie che a nulla servono se non a spillare soldi.

La trama de L’Elisir d’Amore si può riassumere in poche righe: in un villaggio immaginario il povero contadino Nemorino è innamorato senza speranza della ricca Adina. Quando arriva in paese il “bel sergente” Belcore, fa subito alla donna una corte spietata. A questo punto Nemorino si dispera, vedendo di aver perso ogni possibilità di conquistarla. Giunge però il Dottor Dulcamara: un ciarlatano, che per uno zecchino gli vende una bottiglia dell’Elisir d’Amore di Tristano e Isotta. In realtà è semplicemente del vino Bordeaux.
Nemorino lo beve tutto in una volta, e una volta brillo comincia a comportarsi con la disinvoltura che non ha mai avuto. Tutte le ragazze del paese cadono ai piedi di Nemorino. Ovviamente lui pensa che sia merito dell’elisir. In realtà si è diffusa la notizia che uno zio ricchissimo, a sua insaputa, lo ha lasciato erede universale di un grande patrimoni diventando “l’Epulone del circondario”. Com’era da prevedersi, alla fine, anche Adina si innamora di lui e tutto si conclude in letizia.
Perchè ci interessa quest’opera lirica?
Gaetano Donizetti era malato di sifilide. Malattia che all’epoca era assolutamente incurabile. Ben presto lo portò alla pazzia e nel 1848, all’età di soli 51 anni, alla morte. Probabilmente lui stesso si rivolse — oltre che ai medici —, a guaritori e a mediconi, e ritrasse con straordinaria efficacia i loro metodi.
Il Dottor Dulcamara invece è il ciarlatano perfetto. E’ simpatico, allegro, di parola facile e pronto a vantare i suoi prodotti con lodi sperticate. Ma soprattutto è pronto a cogliere la palla al balzo, spacciando una semplice bottiglia di vino per un elisir dagli effetti miracolosi.
I tempi cambiano, i ciarlatani no
Quello che stupisce al giorno d’oggi è come ci sia ancora gente disposta a cadere nelle reti di questi ciarlatani. Esattamente come un contadino di quasi duecento anni fa, che nella sua aria introduttiva dice di sé stesso: “io son sempre un idiota”. Ci si illude che oggi con l’istruzione scolastica obbligatoria e i mezzi di comunicazione, la gente possa aver sviluppato un pochino di senso critico in più.
Siamo convinti che quando uno si presenta a pubblicizzare uno specifico prodotto — assicurando che si tratta di un «odontalgico, mirabile liquore/de’ topi e delle cimici possente distruttore» — tutti abbiano gli strumenti per ridergli in faccia, malgrado i certificati autentici bollati che costui può esibire.
Purtroppo questi ciarlatani giocano sui bisogni della gente. Sia che si tratti di amore non corrisposto, come nel caso di Nemorino, sia che si parli di gravi malattie per cui non esiste altra cura che non sia palliativa.
Dulcamara si presenta

Analizziamo un po’ l’aria celeberrima “Udite, udite, o rustici” con cui Dulcamara si presenta. Possiamo vedere che quello che dice, non si discosta dai cialtroni dei giorni nostri:
«Udite, udite, o rustici, /attenti non fiatate. Io già suppongo e immagino /che al par di me sappiate ch’io sono quel gran medico, /dottore enciclopedico chiamato Dulcamara, / la cui virtù preclara e i portenti infiniti / son noti all’Universo e in altri siti».
Da L’Elisir d’Amore
Praticamente il dottore sta dicendo che solo gli ignoranti e gli scemi non sanno chi lui sia. «Lo sanno tutti nell’Universo!» Davanti a una affermazione del genere viene spontaneo assentire, come ci insegna il famoso sketch del Sarchiapone.
«È questo l’odontalgico /mirabile liquore, dei topi e delle cimici / possente distruttore, i cui certificati / autentici, bollati toccar vedere e leggere /a ciaschedun farò».
Da L’Elisir d’Amore
Caspita! Anche i certificati! Poco importa che magari il dottore se li sia scritti da sé, come fanno alcuni ciarlatani dei giorni nostri i quali prescrivono diete o cure alternative senza riscontro scientifico. Tuttavia non mancano nemmeno i testimonial:
Da L’Elisir d’Amore
«Per questo mio specifico / simpatico, prolifico, un uom settuagenario / e valetudinario, nonno di dieci bamboli / ancora divento’, di dieci o venti bamboli / il nonno divento’».
Effetti miracolosi
Da notare come l’uomo “settuagenario e valetudinario” non sia diventato padre, bensì nonno. Ed ecco i miracolosi effetti dello specifico:
«Ei move i paralitici, /spedisce gli apopletici, gli asmatici, gli asfitici, / gli isterici, i diabetici, guarisce timpanitidi, / e scrofole e rachitidi, e fino il mal di fegato / che in moda diventò. Mirabile pe’ cimici / mirabile pel fegato, guarisce i paralitici, / spedisce gli apopletici. Comprate il mio specifico, / voi vedove e donzelle, voi, giovani galanti, / per poco io ve lo do’».
Da L’Elisir d’Amore
Al giorno d’oggi nulla è cambiato
La cosa più ridicola è che andando a spulciare siti di ciarlatani che vendono fuffa, si trovano quasi le stesse parole.

Un esempio è il sito Ecocreando, il quale tratta con toni entusiastici della famosa (?) acqua magnetizzata e delle sue miracolose proprietà.
L’acqua magnetizzata mista (-+)
Dal sito Alfadinamica
acqua alkalina a ph 7,3 – 7,5
Utile a tutti e per tutto. L’acqua magnetizzata è un ottimo sgrassante ed igienizzante provate a lavare le finestre, piastrelle, mobili ecc. ed oltre a risparmiare sui detersivi vedrete che risultato!
Ci siamo aggiornati: ai «i topi e le cimici» del Donizetti sono stati sostituiti dal potere sgrassante che ci aiuta nelle pulizie domestiche. Ma vediamo le indicazioni di quest’acqua miracolosa:
- Azione sul fegato e la cistifellea: si nota una rapida riduzione del volume del fegato.
- Azione sui metabolismi (urea, colesterolo, zucchero): questa indicazione è messa in evidenza dagli esami effettuati prima, durante e dopo una cura di acqua magnetizzata.
- Azione sul sistema respiratorio: abbinando l’uso di magneti e acqua magnetizzata si ottengono notevoli risultati sull’asma, la bronchite e la congestione polmonare.
Qui ci sbizzarriamo. Lasciate da parte per motivi ovvi le «timpanitidi», le «scrofole» e le «rachitidi» dei dottor Dulcamara, troviamo però i benefici effetti sul sistema respiratorio (asmatici ed asfitici), sul metabolismo dello zucchero (diabetici) e persino sul mal di fegato.
Riflessioni
A questo punto sono d’obbligo alcune riflessioni sul perché questi argomenti abbiano ancora successo dopo tanto tempo. Chi scrive non è una psicologa, e queste sono semplicemente le sue personali elucubrazioni. Se qualche lettore fosse più al corrente di questi meccanismi mentali, ogni correzione e aggiunta sarà gradita. L’esperienza però fa credere che si tratti soprattutto del senso di inadeguatezza che ognuno prova di fronte a fatti su cui non può intervenire in alcun modo.
Oggi siamo meno abituati di allora a convivere con la malattia e con la morte. L’idea che esistano malattie incurabili e addirittura fatali ci è talmente ostica da portarci a credere che, quando la cosiddetta “medicina ufficiale” si arrende, qualcuno sia in grado di cambiare le carte in tavola e risolvere ogni problema. Magari servendosi di elementi d’uso comune, come ad esempio, i tanti annunci stile: “L’erba XXX guarisce dal cancro in tre giorni, ma i medici non ve lo dicono!”
Triste vicenda
La morte del piccolo Francesco Bonifazi, il bambino di sette anni morto di otite nel 2017, è un esempio di come due genitori abbiano preferito seguire i dettami dell’omeopata Massimiliano Mecozzi. Questo pretese di curarlo con rimedi omeopatici quando il bambino era già in coma. Quando i genitori lo supplicarono (parole del nonno del bambino) di dar loro l’assenso per portarlo in ospedale, l’omeopata rispose: «lo riempiranno di tachipirina rendendolo sordo». Poi aggiunse: «gli causeranno enormi danni al fegato».
Oltretutto, a un personaggio come questo dottore, che nel 2008 aveva addirittura lasciato la professione perché convinto dell’imminente fine del mondo, noi personalmente non avremmo affidato nemmeno la salute del nostro gatto.
Qui il post Facebook del professor Burioni sull’argomento.
Con questo non si vuol dire che la medicina ufficiale sia infallibile. Purtroppo tutti noi conosciamo casi in cui i medici allargano le braccia dicendo: «non c’è niente da fare». Questo distingue la medicina dalla ciarlataneria. Il ciarlatano sa sempre tutto, si arrampica sugli specchi per dimostrare che la sua “cura” è efficace. Ma quando le cose vanno male si tira indietro con pretesti ridicoli, del tipo: «ah, ma io ho solo dato dei consigli, non ho imposto niente a nessuno».
Che fare contro i ciarlatani?

Come si può fare per evitare di cadere nelle trappole di questi ciarlatani? Forse l’unico modo è cercare di mantenere il senso critico. Per quanto si sia idioti come Nemorino, in materia di medicina, un semplice ragionamento aiuterebbe. Chiedersi: “Se questo tizio ha la cura per il cancro, come mai non è miliardario e non gli hanno ancora dato il premio Nobel?” . Questo potrebbe aiutare a vederci chiaro.