Non amano essere chiamati negazionisti o Novax. Ecco perché Tarro, Giorgianni e Bacco hanno fondato un progetto per dar voce alle persone: ecco cos’è l’Eretico

Hanno cercato un nome che desse loro dignità; in effetti la parola «negazionisti» sembrava esagerata e fuori luogo. E sono sempre loro i quali, pur beneficiando di una libertà di espressione troppo abusata per fare disinformazione, lamentano un clima persecutorio nei loro confronti. La cosa che maggiormente detestano è di essere accostati alla marmaglia cospirazionista che popola i social. Loro ci tengono molto a distinguersi, come fossero «complottisti di rango». A fondare L’Eretico, un progetto fondato per “dare voce a chi non ne ha” sono stati Giulio Tarro, Angelo Giorgianni e Pasquale Bacco.
Eppure agiscono con le stesse modalità e sostengono le medesime tesi dei semplici negazionisti, cioè quelli del popolo giusto per capirci. Difatti a differenza di questi, Tarro, Giorgianni e Bacco parlano dalle sale del Senato e da quelle della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Mica balle! Hanno scritto anche un libro sulle loro tesi cospirazioniste, la cui prefazione è firmata nientemeno che dal procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri.
Come sfruttare una pandemia
Nella bolla dell’universo negazionista in molti hanno sfruttato questo drammatico periodo per mostrarsi sotto i riflettori. Molti di questi lo hanno fatto in veste di paladini della verità. Ne abbiamo conosciuto troppi di questi personaggi. A farli diventare popolari sono stati i social, un certo tipo di stampa — ormai priva di etica —, e non per ultimi degli avidi presentatori televisivi. Come scaltri imprenditori di se stessi questi individui hanno cavalcato il business del momento, tra tv e radio. Dopotutto perché non sfruttare l’ondata di incertezza e paura per ottenere consenso e seguito, servendosi dell’ignoranza altrui per monetizzare in ogni modo possibile e immaginabile?
A tale scopo sono nate associazioni, organizzazioni e attività di e-commerce, tutto improntato sul massimo sfruttamento del Coronavirus e della disinformazione che ci gira intorno. Dai loro sottoscala sono sbucati medici con la verità in tasca, pronti a battersi contro «il sistema». Si ergono difensori del popolo, di quel popolo troppo ignorante per comprendere il «grande inganno», in questo modo si godono il chiassoso consenso dei tanti ammiratori. Tra tutto questo bailamme si sono fatti largo anche alcuni avvocati con la diffida giusta, pronta per essere scaricata in pdf. Su questa giostra non poteva di certo non salire il progetto de l’Eretico,
Non solo. Ci sono persino giudici che disquisiscono di «decreti incostituzionali», di ricorsi, di istanze in autotutela, per non parlare di alcune sentenze epocali. E che dire degli scienziati in odore di candidature al Nobel? Alcuni millantano false onorificenze e titoli fittizi, gli stessi che manifestano la capacità di prevedere — senza mai azzeccarci —, la fine della pandemia. Sono sempre gli stessi. Quelli contro ogni evidenza e che con molta arroganza si vantano di aver previsto tutto. Molti accomunati ossessivamente dal fermo intento di dissuadere dai vaccini: unica arma per combattere la pandemia. Cos’altro ci toccherà vedere?
Progetto l’Eretico e la scienza
Ma cos’è il progetto de l’Eretico? È l’ennesima congrega di negazionisti i quali si avvalgono di ogni strumento per fare disinformazione scientifica e non solo. Un nome la cui scelta avrebbe — a loro avviso — elevato a un livello intellettualmente superiore le loro scomode rivendicazioni in ambito politico, religioso, ma soprattutto scientifico. Sia chiaro: è lecito indossare il mantello dell’eretico che tanto piace a chi vuole divergere dalla “massa del popolo dormiente”, ma è altrettanto importante ribadire che le questioni scientifiche non sono opinabili.
Quando si parla di pandemia, di morti, di cure e di vaccini, non sarà la verità di chi si definisce «Eretico» a dare il contributo decisivo ai problemi sanitari che il mondo patisce in questo momento storico.
Cosa vogliono gli «eretici»?
Al di là degli slogan che inneggiano alla libertà, cosa vogliono concretamente gli Eretici? In poche parole intendono “svegliare” la gente dormiente e far capire loro che «la Covid-19 è una truffa, ed è in atto un colpo di Stato». Gli eretici sono convinti che questa sia una farsa, orchestrata per sottometterci. Gli ideatori sono sempre i soliti ebrei, lobby di potere, Rothschild, Rockefeller e naturalmente gli immancabili Bill Gates e Soros. Così, in veste di salvatori, gli Eretici denunciano l’ormai abusata frase cara a tutti i complottisti, ovvero la «dittatura sanitaria». Questa, secondo loro, sarebbe attuata attraverso decreti illegittimi che limitano le libertà costituzionali dei cittadini.

L’Eretico si ribella ai DPCM e ha come progetto la denuncia di una classe politica collusa con il sistema corrotto. Ed eccoli annunciare l’invio di “formali richiami alla tutela della Costituzione” ai massimi vertici delle forze di Polizia e delle forze armate, ai presidenti di regione, prefetti, questori e sindaci. E come atto dovuto scrivono pure al Presidente della Repubblica perché sciolga l’Ordine dei Medici.
«I vaccini sono acqua di fogna»
Gli Eretici non credono nell’esistenza della Covid-19 e se proprio devono lo fanno nella convinzione che si tratti di un banale virus influenzale, curabile con 15 euro. Le mascherine per loro sono inutili e dannose, tantomeno gli screening e i vaccini sono «acqua di fogna». Molto meglio le cure domiciliari con farmaci miracolosi, i quali però ci vengono negati perché altrimenti Big Pharma non si arricchirebbe.
L’Eretico non crede nemmeno che la pandemia abbia prodotto nel mondo milioni di morti: quelli sarebbero numeri gonfiati dai media «complici del sistema», i quali — sempre secondo loro — comunicherebbero tali cifre enfatizzate allo scopo di alimentare il clima di terrore. L’Eretico, come tutti i negazionisti, crede che le morti da Covid siano in realtà vittime di cure sbagliate, attuate da medici assassini.
L’associazione l’Eretico, il progetto che spopola sui social
Come recita uno dei tanti articoli che campeggiano tra siti, social e blog che ammiccano alla propaganda Novax, tre uomini si sarebbero uniti per un nobile scopo:

“Un medico e ricercatore universitario salernitano per nascita, ma barese a tutti gli effetti, il dottor professor Pasquale Mario Bacco ricercatore universitario e medico legale, a capo del colosso Meleam, ha fondato recentemente assieme al giudice di Messina dottor Angelo Giorgianni e al celebre virologo di fama internazionale prof Giulio Tarro l’ associazione L’ Eretico che spopola sui social, un fenomeno mediatico e virale. ”
Dal Quotidiano di Bari
Lo stesso articolo del Quotidiano di Bari — che si è occupato di loro con diversi articoli —, pone una domanda cruciale al “ricercatore universitario” e “professore” dott Bacco, circa il fatto che qualcuno possa considerarlo un negazionista:
” Ma quale negazionista. Io non ho mai negato l’esistenza del Covid che esiste ed è esistito sin da settembre. Noi neghiamo eccessi interpretativi nella normativa e valutazioni terapeutiche discutibili insieme ad un pensiero unico limitativo delle libertà personali. La gente deve svegliarsi”.
Dal Quotidiano di Bari
Il libro di Bacco e Giorgianni con la prefazione di del giudice Gratteri

Il libro si intitola “Strage di Stato – Le verità nascoste della Covid-19“, l’ultima fatica letteraria scritta a due mani da Pasquale Mario Bacco e dal magistrato Angelo Giorgianni. Visto il titolo e conoscendo chi lo ha scritto, sicuramente i temi trattati sono Novax. Eppure questo non ha dissuaso il procuratore capo di Catanzaro, il giudice Nicola Gratteri dal firmarne la prefazione. Inutile dire che questo gesto, alquanto singolare, ha sollevato polemiche soprattutto da chi combatte la diffusione della contro informazione.
Così un personaggio degno di stima e di grande caratura morale come Gratteri — resosi popolare per la lotta alle mafie —, sottoscrive un’assurda accozzaglia di tesi complottiste, come a sposarle. Inutili le giustificazioni date dal giudice in risposta alle accuse di abbracciare le tesi negazioniste contenute nel libro.
L’imbarazzo di Gratteri
“L’ho fatto per lanciare l’allarme sulla pandemia come occasione di crescita e guadagno per le mafie” — si difende, come ad ignorare che il contenuto del libro non aiuti di certo a legittimare la sua causa di giustizia. Crediamo sicuramente nella buona fede del procuratore Gratteri, tuttavia ci chiediamo se prima di firmare l’introduzione abbia perlomeno letto il contenuto del libro nel quale si cita che “Il mondo è in mano agli ebrei, gli stessi che comandano le lobby economiche e farmaceutiche”.
Non saremo di certo noi a fare un processo a chi combatte in prima linea e di processi se ne intende, ma vorremo solo sapere se l’ha firmato senza leggerlo, il che è un azzardo imbarazzante, oppure se lo ha firmato dopo averlo letto, per cui condivide quello che c’è scritto. In qualsiasi caso non se ne esce senza qualche cicatrice. A questo proposito si è espresso anche Carlo Calenda, che su Twitter critica aspramente il contributo che Gratteri ha fornito al libro di Bacco.

Il progetto l’Eretico: tanta, troppa visibilità
Su vari siti e blog di ispirazione Novax svettano i titoli che tanto piacciono ai negazionisti. In un clima di denuncia, la diffusione è costante e capillare. Titoli “Eretici” vengono diramati in un continuo tam tam di pseudo informazione, resa credibile dai ruoli professionali dei tre fondatori e del risalto mediatico che è stato dato loro.
Lo scorso luglio i tre fondatori sono stati relatori in Senato (alla faccia della dittatura) ad un incontro dell’Osservatorio permanente sulle libertà fondamentali, organizzato da Vittorio Sgarbi. All’evento dal titolo “Covid-19 in Italia tra informazione, scienza e diritti” è intervenuto anche il segretario della Lega, Matteo Salvini che ricordiamo aver rifiutato con gesto plateale di indossare la mascherina. Un chiaro esempio di complottismo e politica, come scrivemmo in questo articolo.


L’indomani gli Eretici erano di nuovo pronti per un nuovo evento, intitolato “Coronavirus: emergenza sanitaria o democratica?”. Ad organizzare questo incontro, nella sala stampa della Camera dei Deputati, è stata Sara Cunial, parlamentare del Gruppo Misto, nota negazionista e novax (vedi articolo) . In quella occasione le gravissime parole del dott. Bacco divennero virali, grazie al video dell’evento condiviso dai canali social della Cunial e trasmesso su Radio Radio.
In molti hanno erroneamente creduto si trattasse di una “audizione” e non di una conferenza stampa n.d.r.
Pochi giorni dopo, sempre a Montecitorio, gli Eretici e la Cunial erano presenti all’ennesima conferenza stampa insieme al Comicost (Comitato per la difesa delle libertà costituzionali). Con questo comitato gli Eretici hanno condiviso battaglia legali comuni, come ad esempio l’evento intitolato “Coronavirus e illegittimità dei provvedimenti: il ricorso di Comicost”.
Curarsi con l’idrossiclorochina

In quei giorni in un video su Twitter, il dott. Bacco rilanciava le ennesime gravi accuse. Le stesse elencate nelle precedenti conferenze stampa. Secondo lui, difatti, durante l’emergenza e nella fase cruciale del Coronavirus: «Sono state sbagliate le cure intraprese dai medici che hanno combattuto una polmonite interstiziale quale complicazione dovuta al Covid-19». Sempre secondo Bacco: «Si sono eliminate completamente le cure che avrebbero portato addirittura alla guarigione immediata dei pazienti». La terapia sarebbe a base di eparina, antinfiammatori e idrossiclorochina.
Ricordiamo che di recente personaggi come il dott. Mariano Amici — e con lui anche il pensiero di alcuni medici di base —, si sono schierati a favore dell’idrossiclorochina e di alcuni “protocolli per le cure domiciliari”. La scienza ufficiale attraverso i suoi organi di controllo, ribadisce che l’idrossiclorochina non solo non cura la Covid, ma può addirittura causare problemi seri. Qui la sospensione dell’idrossiclorochina da parte dell’AIFA. Non ci stupiremo se il dott. Amici sposasse la causa e il progetto de l’Eretico.
Inoltre la vastità dei quadri clinici dei pazienti che contraggono il virus rende praticamente impossibile l’applicazione di un protocollo unico di cure. La questione sulla quale si sono pronunciati vari esperti, tra cui il prof Burioni, continua tuttavia a scatenare polemiche. Ovviamente tra coloro che promuovono le loro cure, come Bacco e Mariano Amici, vi è il chiaro intento di svilire i vantaggi della prevenzione vaccinale. Per questa generosa ragione il dott Bacco diffonde la sua personale ricetta medica per poi pubblicarla via social affinché tutti, indistintamente, ne prendano nota.

Autopsie e protocolli sbagliati?
Altra denuncia assolutamente infondata del trio Bacco, Giorgianni e Tarro, è che non sarebbe stato concesso ai medici di effettuare le autopsie ai morti a causa del virus.
“Se fosse stato possibile eseguire le autopsie ci saremmo accorti che il protocollo terapeutico utilizzato nelle terapie intensive era sbagliato. In pratica noi abbiamo ucciso, ed è il verbo corretto, i pazienti ricoverati a causa del Coronavirus, nelle terapie intensive. Invece di concentrarci sui trombi a livello dei vasi e quindi invece di utilizzare gli antinfiammatori, gli immunosoppressori, l’eparina e tutti i farmaci che diminuiscono la coagulazione del sangue, i medici hanno combattuto le polmoniti interstiziali. A tutti gli effetti, dunque, è stata una strage di Stato”.
In più di una occasione e in diversi incontri il dott Bacco, tra le molteplici attività, ha dichiarato di essersi occupato delle autopsie sui morti di Covid di Bergamo. Tuttavia questa dichiarazione risulta molto difficile da credere, dal momento che non ha mai ricevuto alcun incarico a nessun titolo da parte di alcuna Azienda Ospedaliera o altro ente preposto.
Tarro: «Mi vaccinerò, ma solo con Johnson & Johnson»
Anche il prof Tarro non si è sottratto a forti dichiarazioni. Il «virologo di fama mondiale», come ama definirsi, continua a sottolineare i tanti errori medici che si sono susseguiti dall’inizio della pandemia. Puntando l’indice sulle lobby del farmaco, ha dichiarato:
“Nella fase iniziale dell’emergenza è stato scartato l’uso degli antivirali. Oggi si continua a sbagliare, snobbando la terapia del plasma. Insomma: si sono preferite e si preferiscono metodiche costose e pericolose”.

Recentemente Tarro ha “destabilizzato” i suoi seguaci, dichiarando contro ogni previsione, che lui si vaccinerà. In seguito ha specificato che lo farà solo con il vaccino Johnson & Johnson, di prossima approvazione. Queste dichiarazioni hanno creato nei suoi fan veri e propri traumi, oltre all’insinuare in molti addirittura il sospetto che i suoi profili social fossero stati hackerati. Tuttavia, quando il grande virologo ha puntualizzato che il vaccino è comunque pericoloso, il consenso è tornato nei ranghi. Giulio Tarro ha infatti precisato che le donne in età fertile farebbero meglio a non vaccinarsi, visto che i vaccini sono delle terapie geniche a tutti gli effetti e che oltre a modificare il DNA, sono una minaccia per la fertilità.
L’errore di fondo
Incipit molto toccante quello che svetta sulla home del sito l’Eretico.

“Senza la libertà di pensiero, informazione e di critica, in una logica di un confronto costruttivo, muore la democrazia nella scienza e si afferma un pericoloso pensiero unico che non solo non porta progresso e non garantisce l’interesse pubblico, ma rischia di essere funzionale ad inconfessabili interessi privati. In questa logica per dare concreta attuazione a quei valori, il progetto de l’Eretico è di offrirsi come cassa di risonanza delle verità nascoste, dei pensieri e delle opinioni censurate con una Comunicazione Alternativa a quella al servizio di opinioni preconcette, faziose e, comunque strumentali ad interessi privati, in danno degli interessi della comunità.’’
Purtroppo queste belle parole si scontrano con un grave errore di fondo: pretendere che la scienza possa scaturire da un confronto libero ed una critica aperta a tutti, nell’esercizio democratico della libertà di pensiero. La scienza non può essere democratica in questa accezione. Per nostra fortuna. Il progresso non è pretendere di confutare le conclusioni univoche a cui è giunta la comunità scientifica mondiale dalle pagine di un blog .
La comunità scientifica a differenza del progetto l’Eretico
Per partecipare attivamente al dibattito scientifico occorre avere delle competenze comprovate necessarie a confrontarsi con i propri pari, facendolo dalle opportune sedi. Per poter confutare quanto è già assunto dalla scienza occorre fornire delle prove circostanziate, ma non basta. Le prove devono essere solide, consistenti, verificabili e falsificabili. La comunità scientifica, grazie all’applicazione del suo metodo rigoroso, mira a garantire la trasparenza e la correttezza delle sue affermazioni nell’interesse generale. Inoltre, a differenza di chi diffonde falsa scienza, la comunità scientifica non chiede denaro per rendere disponibili le proprie scoperte di pubblica utilità. Questo è l’aspetto più importante di tutta la faccenda. Grazie a queste premesse possiamo tutti beneficiare e disporre dei reali progressi della scienza.
Tutti, indistintamente, liberamente e democraticamente.