Fabio Tuiach: «Prenderemo i traditori della patria!»

Fabio Tuiach, il no vax negazionista, omofobo e putiniano, nonché ex membro di Forza Nuova, sul suo profilo VK minaccia: «Andremo a prendere i traditori della patria!»

Fabio Tuiach è la dimostrazione vivente di come la democrazia nel nostro Paese tuteli chiunque, allo stesso modo. Ma è anche la dimostrazione palese di come abbia fallito online, dando a chicchessia la possibilità di odiare indiscriminatamente. Tuttavia, come ogni paradosso che si rispetti, è la democrazia che protegge le stesse persone che non credono in lei e nelle istituzioni. Quelli che, come Fabio Tuiach, sono convinti che in Italia ci sia una dittatura, giusto per capirci. La cosa che in questo caso fa riflettere è l’incoerenza. Una disputa della mediocrità nella quale il concetto di logica è sopraffatto dalla scarsa conoscenza e dalla superficialità nell’esporre e nel comprendere qualsiasi argomento.

L’odio in rete

Così un Tuiach qualunque sul suo profilo social pubblica motti e immagini fasciste, però subito dopo si professa contrario alla dittatura e si autocelebra paladino per un giorno. Sarebbe come pubblicare immagini del papa sulla propria pagina Facebook, esaltando l’operato del Vaticano, per poi scrivere sul muro della chiesa: “la religione fa schifo, arrestiamo tutti i vescovi”. Fabio Tuiach, come del resto tutti gli odiatori della rete, ha il dono di stare sempre sulla sponda opposta a quella della scienza, della democrazia, del buongusto e dell’umana compassione.

In fin dei conti non è un segreto: il pugile triestino si è dichiarato più volte no vax, negazionista covid, antisemita, omofobo e razzista. Ha perfino insultato la religione islamica, dando del pedofilo a Maometto. Si, avete letto bene. Infine seguendo la logica delle proprie convinzioni anti sistema si è dichiarato putiniano, sventolando la bandiera russa per strada. Anche in quel caso non è riuscito a capire che così facendo ha legittimato il massacro di migliaia di civili, bambini inclusi. Come sempre non siamo noi a dirlo, bensì la cronaca.

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Foto di proprietà di Telefriuli. Trieste, Fabio Tuiach sfila con la bandiera russa a favore di Putin

«No alla dittatura», poi posta Hitler

A quanto pare però Fabio Tuiach, ex membro di Forza Nuova, sembra nutrire simpatie anche per il nazismo. Dopotutto chi mal sopporta gli immigrati, detesta i gay e non nutre particolare stima per gli ebrei, trova difficile controllare i propri ideali ultranazionalisti e scoppia il casino. Ed ecco che Tuiach si lancia in prodezze degne di uno capo manipolo e pubblica come immagine del profilo addirittura Adolf Hitler con tanto di bandiere russe. Anche in questo caso è imbarazzante la mancanza di cultura storica e l’incongruenza di tale foto. Ricordiamo al signor Fabio Tuiach che il nazismo fu sconfitto anche dall’Armata Rossa (ex Unione Sovietica, ora Russia) la quale entrò a Berlino.

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Una tra le immagini del profilo Facebook di Fabio Tuiach

Solo alcuni post prima, Tuiach condannava da «dittatura» del nostro Paese, contraddicendosi subito dopo con un post riguardo gli ebrei e la scelta che fecero condannando Gesù Cristo in croce. Probabilmente l’ex portuale non riesce a distinguere la libertà di espressione con la diffamazione intrisa di odio. Ah, apriamo una parentesi: per chi non lo sapesse il tasso di analfabetismo funzionale in Italia è superiore al 27% (fonte Piaac-Ocse). Chiusa parentesi. Ma ritorniamo a Tuiach, il quale cita la dittatura poi pubblica la foto di Hitler con l’orgoglio degno di un redattore del Völkischer Beobachter.

Fabio Tuiach, da portuale a porta pizze

Una cosa saggia però Tuiach l’ha fatta: dopotutto anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno. Così, dopo aver perso il posto come portuale, l’ex politico leghista si è reinventato porta pizze proprio nella sua Trieste. Scelta rispettabilissima. Probabilmente è l’unica volta che si è reso veramente utile alla collettività. Tuttavia avremo voluto vedere la sua faccia se ad aprirgli la porta si fosse presentato un immigrato, un gay o un musulmano. Chissà, forse prendendo qualche mancia da chi ha da sempre reputato inferiore adesso non prova più lo stesso rancore. Può darsi.

«Andremo a prendere i traditori della patria»

Ma oltre ad avere affermato che i femminicidi sono un’invenzione della sinistra e ad aver giustificato l’omicidio di Stefano Cucchi, Fabio Tuiach adesso si professa “soldato politico”. A questo proposito il pugile triestino sul social VK dice di voler prendere i «traditori della patria». Ed ecco che quel leggero antisemitismo no vax pungente riemerge, pubblicando un’immagine in cui lui, degno esemplare di stirpe italica sembra sfidare Emanuele Fiano, ebreo, nonché figlio di Nedo Fiano, deportato prima ad Auschwitz e liberato dopo il trasferimento a Buchenwald. Ricordiamo anche che il signor Nedo Fiano è stato l’unico superstite della sua famiglia; merita rispetto non dileggio.

fabio tuiach

Purtroppo ci sono persone che non meritano la democrazia. Questo ormai è appurato. Squadristi 2.0 che ne abusano per affermare i propri ideali xenofobi, antisemiti e sessisti. Spargitori di astio a tempo pieno i quali dovrebbero provare realmente cosa vuol dire vivere in una dittatura. Persone, proprio come Tuiach, che pur non riuscendo a comprendere i valori fondanti della nostra Costituzione ne citano addirittura gli articoli, il più delle volte smembrati. Individui diventati personaggi grazie ad un virus, poi negato, in cui anche l’incompetente ha potuto dire la sua in un Paese in cui lo stato di diritto protegge anche un Tuiach qualunque.

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