Il canottaggio: come è nato questo sport? Quali sono i suoi benefici?
Il canottaggio è uno sport di resistenza, che richiede anche coordinazione. Ma come e quando è diventato uno sport? E quali sono i benefici di una simile attività sportiva?
La sua storia
Le origini del canottaggio si possono far risalire addirittura all’antico Egitto: dei bassorilievi risalenti alla V dinastia (2500-2350 a.C.) rappresentavano delle vere e proprie gare di barche. Un’altra testimonianze di gare di questo genere lo fornisce addirittura Virgilio nell’Eneide.
Ma è nell’Ottocento che queste gare cominciano a diventare uno sport, grazie a degli studenti universitari, che cominciarono a fondare diversi club nei loro istituti. Delle gare di quel periodo, due tra le più famose sono state quelle di Oxford-Cambridge, del 1829, e la Royal Henley Regatta, che si tenne dieci anni dopo. In Italia, arrivò verso la metà di questo secolo e la città che più diffuse questo sport fu Torino, anche se la fondazione del primo club avvenne in Toscana, nel 1861.
Divenne uno sport olimpico nel 1900, e alle Olimpiadi dei Parigi a vincere le medaglie d’oro e d’argento furono i francesi, mentre la medaglia di bronzo toccò all’Inghilterra. L’Italia vinse la sua prima medaglia d’oro nel canottaggio alle Olimpiadi di Seul del 1988.
Oggi questo sport comprende varie categorie e tipi di imbarcazione, nonché numerose tecniche, ed un canottiere, oltre ad allenarsi per le gare, deve seguire un costante allenamento anche in palestra, in quanto deve avere una resistenza aerobica ed anaerobica elevate, nonché forza muscolare e flessibilità, e sviluppare una buona tecnica. Ai campionati, le gare (sia maschili che femminili) si possono disputare singolarmente, in coppia, con quattro oppure otto vogatori, e i canottieri si possono distinguere in categorie di peso.
Oltre al canottaggio tradizionale, se ne possono distinguere altri tre: quello costiero, che si pratica in alto mare, le lance a remi, nel quale i vogatori sono dieci, con un remo ciascuno, ed il sedile fisso, che si pratica con un’imbarcazione priva di carrellino.
I benefici del canottaggio
Questo sport permette di allenare il 90 % dei muscoli, e degli studi hanno dimostrato che ne allena più della corsa. Migliora, inoltre, la coordinazione, l’agilità, la flessibilità e la respirazione, e così può far abbassare la pressione sanguigna. Lo possono praticare tutti (dai nove anni in su), e presenta meno urti ed infortuni di altri sport. Un’ora di vogata, poi, può aiutare a bruciare fino a 800 calorie.
Non sono pochi nemmeno i benefici psicologici, perché il fare attività in o sull’acqua ha un effetto rilassante, senza contare che permette di migliorare le proprie capacità relazionali, in quanto si fa a squadra di quattro oppure otto vogatori. E’, quindi, un ottimo antistress. Viene sconsigliato, tuttavia, a chi soffre di malattie cardiovascolari o ha problemi alle articolazioni.