Il gruppo Wagner, i nazisti di Putin

La propaganda del Cremlino parla di denazificare l’Ucraina, ma per farlo Putin si serve del gruppo Wagner: efferati mercenari di chiara matrice nazista, pagati dalla Russia, accusati di crimini di guerra

Capire come si possa arginare un’alluvione usando degli idranti e non dei sacchi di sabbia è un mistero. Sarebbe come spegnere un incendio con un lanciafiamme. Potremmo andare avanti all’infinito con questi paragoni, ma non lo faremo. Tuttavia ci farebbe davvero piacere comprendere come si possa denazificare una regione usando dei nazisti come quelli del gruppo Wagner.

Lo diciamo senza sarcasmo. La nostra è una domanda veramente interessata. Cioè vorremmo capire come mai per estirpare dei pericolosissimi nazisti ucraini, Putin abbia mandato in Ucraina il gruppo Wagner.

«Ucraina nazista», propaganda o verità?

Ci farebbe anche piacere capire da dove nasce la convinzione che l’Ucraina sia la fucina mondiale del nazionalsocialismo. Forse perché è l’unica nazione al mondo ad avere tra le forze armate il battaglione Azov (si lo sappiamo, è passato reggimento) il quale è di chiara ideologia nazista? Almeno questo era quello che scriveva il The Nation nel 2019, in questo articolo. Tuttavia ci pare eccessivo. Parecchio.

Verità, mezze verità e menzogne spudorate competono tra loro per assicurarsi il dominio della narrazione sui mezzi d’informazione di tutto il mondo. Descrivere l’Ucraina come una sorta di Progetto Lebensborn, nata appositamente per istruire milioni di carogne naziste pronte a ribellarsi allo zarismo ci pare surreale oltre che ingiusto.

Il btg. Azov, prima del conflitto, contava circa 3.000 uomini. Ci pare eccessivo dire di voler denazificare una nazione popolata da 40 milioni di abitanti per un numero così esiguo. Ok, ci sono altri partito filo nazisti, ma i loro membri sono comunque inferiore ai partiti filo nazisti russi, come ad esempio quello nazionalbolscevico di chiara ideologia duginiana.

Ma anche se l’Ucraina fosse zeppa di nazisti, perché Putin per contrastare tale minaccia avrebbe inviato in Ucraina il gruppo Wagner? Che senso ha mandare dei mercenari nazisti per uccidere altri nazisti? Per chi non lo sapesse il gruppo Wagner si è macchiato di crimini orribili contro persone inermi, per cui non vediamo la differenza tra un nazista ucraino e uno russo.

Wagner: nome preso dal compositore caro a Hitler

Wagner azov
Stemma gruppo Wagner

Lo stemma portato sulle uniformi dai mercenari del gruppo Wagner è parecchio inquietante. All’interno di un mirino c’è un teschio digrignante. Un avviso di come la morte possa essere strafottente con i nemici. Già questo la dice lunga. Quello che forse in molti non sanno è che quelli del Wagner sono mercenari russi altamente addestrati per le incursioni “mordi e fuggi” e per la guerriglia urbana “casa per casa”.

Perfette macchine da guerra pronte a tutto e privi di scrupoli. Per loro la fede è il denaro, ma non solo quello proveniente dalla madre patria sia ben inteso. Il nome “Wagner”, coniato dal colonnello Utkin, si rifà al compositore Richard Wagner, autore de La cavalcata delle valchierie e de L’anello del Nibelungo, divenute colonne sonore del regime nazista, adorate da Adolf Hitler.

Ad accomunare il temuto gruppo Wagner ai loro cugini ucraini del btg. Azov sono gli ideali nazisti e l’efferatezza delle missioni che il più delle volte sfociano in crimini. A differenza loro, però, l’allegra brigata di mercenari al soldo del Cremlino sono stati protagonisti in diversi teatri di guerra in tutto il mondo, come ad esempio in Repubblica Centroafricana; Sudan; Crimea; Libia; Venezuela e Siria.

I crimini di guerra del gruppo Wagner

A denunciare i crimini contro l’umanità è stata l’OSCE, che nel 2020 ha condannato la Russia per l’impiego del gruppo Wagner. Stando al rapporto i mercenari russi avrebbero inasprito i conflitti durante la loro presenza nei territori e peggiorato le situazioni umanitarie nei Paesi in cui operavano. In poche parole i mercenari del Cremlino sparavano indistintamente a chiunque, animali compresi. Per chi non lo sapesse il Wagner è uno tra i gruppi paramilitari più segreti in Russi, usato come fosse un’arma proibita.

A confermare ciò che già si sapeva è la BBC, in questo articolo. La strana coincidenza ― o forse non lo è ― è che il gruppo Wagner ha sede in Argentina, guarda caso patria di moltissimi ex nazisti fuggiti dall’Europa nel 1945 attraverso le ratline e approdati in città divenute asilo come ad esempio San Carlos de Bariloche. Quel che è certo è che il colonnello Utkin, adesso ritiratosi dalle azioni mercenarie, prima di fondare i Wagner ha prestato servizio con la famosa Moran Security Group: agenzia tra le più prestigiose al mondo nel fornire mercenariato.

Dmitrij Utkin, comandante Wagner

Il colonnello Dmitrij Utkin

Il comandante e ideatore del Wagner è il colonnello Dmitrij Utkin. Un personaggio tutt’altro che rassicurante, dai trascorsi nel Glavnoe Razvedyvatel’noe Upravlenie (GRU): organizzazione governativa di spionaggio militare russa. Al contrario del suo collega ucraino Prokopenko, di lui possiamo garantire che è un fanatico nazista.

A dimostrarlo è un selfie che il colonnello mercenario dei Wagner si è fatto come una specie di biglietto da visita al motto: “lasciami perdere o ti scanno!”. Oltre allo sguardo minaccioso, il colonnello Utkin ha tatuato sul petto l’aquila nazista e le rune delle SS. Domanda: ma se Putin ha visto il nazismo in Ucraina, perché tra le sue truppe di élite ha nazisti di questo stampo?

Il colonnello Utkin e la vicinanza a Putin e a Prigozin

Yevgeny Prigozhin è un oligarca russo nel settore della ristorazione. Ha stretti legami con il presidente russo, tant’è che è stato soprannominato “cuoco di Putin”. Prigozhin è a capo di diverse aziende, tre delle quali sono state accusate di interferenza con le elezioni statunitensi del 2016. Il nome di Prigozhin, difatti, è comparso sulla lista nera dell’FBI dei 13 cittadini russi i quali avrebbero finanziato la Internet research agency di San Pietroburgo. Prigozhin ― secondo questo articolo de il The Washington Post ― sarebbe al vertice del gruppo Wagner.

Ulteriore prova del coinvolgimento del “cuoco” con il gruppo di mercenari di Mosca sarebbe proprio il colonnello Dmitrij Utkin il quale, tempo fa, gli fece da guardia del corpo sino a diventare capo della sorveglianza privata dal magnate russo. Anche Putin sembra conoscere bene il mercenario dei Wagner, ritratto con lui al Cremlino e con il suo “cuoco” Prigozin. Legami alquanto ambigui quelli di Putin il quale, per denazificare l’Ucraina, si serve di mercenari nazisti con sede legale in Argentina al soldo di trafficanti internazionali segnalati dall’FBI.

Mosca, Cremlino. Il primo da sinistra è Prigozin, in mezzo Putin e l’ultimo di destra è il colonnello Utkin
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