Sta circolando sui social la bufala del poliziotto di Minneapolis, accusato di aver ammazzato George Floyd. Secondo alcuni non sarebbe un poliziotto, ma un attore
La storia che ha nuovamente infiammato gli Stati Uniti, ormai la conosciamo tutti. L’uccisione del 46enne afroamericano George Floyd ha generato nuove proteste nelle strade americane, indignando il mondo per la violenza del suo fermo. Anche in questo caso la democrazia facebookiana ha dato modo ai complottisti di inventare un’altra fesseria, diffondendo sui social odio e malainformazione. La bufala del poliziotto attore di Minneapolis, che a detta di alcuni sarebbe Ben Bailey, è la riprova di come l’impietà giri in rete.

Anche la «finta vittima» non sarebbe realmente Floyd, bensì un attore porno. Forse pagato anche lui dal sistema per far nascere proteste anti Trump e contro i “Q”. Ci sembra quasi superfluo dover sventare questa bufala, ma è necessario. Il mancato rispetto per le vittime merita sempre attenzione, al fine di far apparire chi grida all’ennesimo complotto come un poveretto in cerca di scoop.
Chi è il poliziotto responsabile dell’omicidio?

Il suo nome è Derek Chauvin, 44enne di Minneapolis. Un ex buttafuori dai metodi violenti, tant’è che una volta in un parcheggio spense una sigaretta sul viso di un uomo già allontanato dal locale. In 18 anni di servizio, Chauvin ha collezionato ben 17 denunce a vario titolo per la sua condotta da sceriffo. Benché la sua violenza fosse nota, nel 2018 ha persino ricevuto una medaglia dai suoi superiori, segno evidente di come la Polizia americana abbia bisogno di persone dure e determinate a cui mettere in mano una pistola. Stando al post, il poliziotto non sarebbe Derek Chauvin ma l’attore comico americano Ben Bailey
Chi è la vittima?

Si chiama George Floyd, un 46enne. Lavorava come uomo della sicurezza in un ristorante. Come hobby faceva il rapper, con lo pseudonimo di “Big Floyd”. Alcuni anni fa ha scontato 5 anni di carcere con l’accusa di rapina aggravata, ma scontata la pena aveva iniziato a lavorare. Al momento del suo fermo, Floyd era disoccupato a causa della chiusura del ristorante per coronavirus. Sia lui che Chauvin si conoscevano bene, perché entrambi erano stati assunti come buttafuori nel locale “Maya Santamaria”. Nella bufala Floyd non sarebbe lui, quindi non ci sarebbe alcun morto, ma bensì sarebbe un attore amatoriale di un film porno.
La non notizia
La bufala del poliziotto attore e della vittima non vittima, è stata probabilmente montata per sminuire la severità dei poliziotti made in USA e accusare il solito “negro” cattivo e delinquente. Oppure è la solita accusa di false flag, attività questa usata dai complottisti per ogni omicidio o disastro. Come se non ci fossero catastrofi naturali, disastri o assassinii, ma bensì ogni volta sarebbe tutta una messinscena.
Questo tipo di malainformazione raschia il fondo di un barile che pare non avere un fondo. Una bufala simile è semplice da demistificare (basta vedere le foto), ma oltretutto rende clot chi l’ha prodotta e diffusa. Ma very clot! I quasi 8 minuti del ginocchio di Chauvin sulla gola di Floyd non sono una fake, purtroppo.