L’acqua della piscina cambia colore con la pipì?

Più che una bufala è diventata una leggenda metropolitana. Ma l’acqua della piscina cambia davvero colore con la pipì?

Quante volte abbiamo sentito dire dagli amici, oppure dai nostri genitori: «Non fare pipì quando sei in piscina o l’acqua cambia colore e ti fai una brutta figura». Di sicuro è un buon espediente per fare rispettare il senso civico ai bambini, allertandoli sulla possibile minaccia di essere “accerchiati” con un alone colorato.

Come però spesso accade, molte delle cose che ci sono state dette quando eravamo piccoli vengono immagazzinate nella stanza dei timori. E così non le facciamo. Come in questo caso: chi si prenderebbe la briga di verificare se è una bufala oppure no? Il solo pensiero di essere umiliati difronte a una piscina gremita di gente, solo per avere sperimentato se questa cosa è vera oppure no, ci mette a disagio. In effetti, fosse vera, sarebbe una pessima figuraccia.

Ma cosa succede se facciamo pipì in piscina?

L'acqua della piscina cambia colore con la pipì?

Premesso che «non cambia colore», è sconsigliatissimo comunque farla. Oltre al senso civico, c’è da considerare l’aspetto chimico. Il cloro reagisce chimicamente con i componenti dell’urina, creando composti volatili irritanti. A dirlo sono i ricercatori dell’università di Edmonton, tramite la rivista American Chemical Society che si occupa dell’indagine scientifica nel campo della chimica.

Va però detto che la concentrazione di questi elementi in una qualsiasi piscina è talmente bassa da non essere in alcun modo pericolosa. Sappiamo anche che molte persone fanno pipì in acqua, come ad esempio i nuotatori professionisti durante gli allenamenti. Detto questo non è nostra intenzione rovinare le nuotate a nessuno, ma l’informazione purtroppo è severa.

Ed è proprio in merito a questo studio che i ricercatori della ACS hanno stimato che in circa 20 giorni le persone in due piscine — usate come campione —, avevano rilasciato circa 30 litri di urina (nella vasca da 25 metri), e 75 litri in quella olimpionica. Questo tipo di studio ha preso in analisi la quantità di acesulfame potassico — un additivo alimentare conosciuto come E950 —, in quanto risulta essere un indicatore perfetto per individuare la quantità di pipì in una piscina.

Questo edulcorante artificiale non viene alterato dalle altre sostanze chimiche presenti in vasca, come ad esempio il cloro. Ma tranquilli, ormai in quasi tutte le piscine è attivo un marcatore urinario che informa se i livelli di urina dovessero essere troppi elevati. Nuotiamo tranquilli.

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