La fesseria delle mascherine al fluoro

Da alcuni giorni circola la bufala delle mascherine al fluoro, allo scopo di renderci docili seccandoci la ghiandola pineale

Tutti i complotti che si rispettino, ovvero quelli con certificazione di “cognizione limitata”, nascono dalle novità. Altri invece, quelli più popolari, sono diventati dei veri business, con tanto di accoliti pronti a pagare il proprio guru affinché si batta per “la causa”. Con un’emergenza come quella del coronavirus era naturale che le fake spopolassero, anche se alcuni le diffondono ad amici o parenti in buona fede, e così è nata la bufala sulle mascherine contenenti il fluoro.

mascherine al fluoro
Mascherina chirurgica

Eh sì, informare piace a tutti. Essere gratificati dalla zia su whatsapp per averla messa al corrente di una sicura minaccia, non ha prezzo. La bufala delle mascherine al fluoro, tuttavia, è stata solo modificata, aggiungendo la parola “mascherina” ma tenendo il “fluoro”. In fin dei conti le fake sono come il maiale: non si butta via nulla.

Il segretissimo progetto per renderci mansueti

Alcuni mesi fa, ovvero all’epoca del cloro ― adesso rimpiazzato dal 5G ―, i «ricercatori indipendenti» con laurea su Youtube e Master della Strada, sostenevano che i poteri forti stessero sabotando la nostra ghiandola pineale. Lo scopo era quello di renderci un gregge mite e servizievole. Il progetto top secret prevedeva l’utilizzo del fluoro non solo nella comune acqua potabile, ma addirittura negli alimenti, nelle bevande e come ovvio nel dentifricio. Il tutto per farci diventare “schiavi del sistema” e non fare troppe domande. Scoppia l’epidemia coronavirus, la richiesta di mascherine è l’argomento di alcuni dibattiti. Perché perdere un’occasione così ghiotta e non seminare un po’ di sano allarmismo sul web?

Qualcuno pensa bene di sfruttare il fluoro, perché rinunciarci? I nomask iniziano a spargere la voce, dicendo che le mascherine sono fatte con questo pericoloso elemento chimico. Scandalo, e il web insorge. Molti di loro non sanno nemmeno le applicazioni che si fanno con il fluoro, ma questo è un problema marginale. I medici con cattedra su Facebook iniziano ad avvisare i loro pazienti virtuali di questa minaccia. Il progetto segretissimo delle lobby è quello di “accelerare il processo di calcificazione dell’epifisi”. Non c’era modo migliore di sfruttare il fluoro, adesso che siamo obbligati a indossare le mascherine e così il progetto dei cattivi è perfetto.

Per chiarire

Tutte le mascherine sono fatte di tessuto non tessuto, ovvero di fibre di poliestere e polipropilene. Qualora dovessero essere incenerite non viene prodotta alcuna sostanza tossica, poiché si libera principalmente anidride carbonica e acqua. Per quanto riguarda la ghiandola pineale è vero che si calcifica, ma con l’età. È un processo naturale la sua calcificazione! Verso i 60 anni l’epifisi produce circa la metà della melatonina di quanto ne produca un ventenne. Continuiamo serenamente a indossare le mascherine, perché la vera emergenza è il covid-19, non il fluoro.

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