Magnetoterapia, cura o suggestione?

Curarsi con la magnetoterapia è veramente efficace? I suoi effetti non sono ancora stati chiariti scientificamente per dimostrare se questa terapia alternativa è utile oppure no

Quanti di noi, almeno una volta nella vita, non hanno avuto bisogno di un fisioterapista? Un ginocchio che non funziona o la spalla che “scricchiola”. Insomma, prima o poi bisogna metterci mano. Ed ecco che si entra nei meandri di un mondo interessante, fatto di professionisti capaci che il più delle volte riescono a rimetterci in sesto con tecniche efficaci. Ma ce n’è una in particolare che da anni viene proposta come tecnica efficace per la risoluzione di una vasta gamma di disturbi. Stiamo parlando della magnetoterapia.

Cos’è e come funzionerebbe la magnetoterapia?

magnetoterapia
Una seduta di magnetoterapia

I primi documenti che parlano della magnetoterapia risalgono addirittura al XVIII secolo. All’epoca il gesuita di nome Hell Maximillian asseriva di poter guarire molteplici patologie grazie all’applicazione di una lastra di ferro magnetizzata.

La terapia fu poi meglio sviluppata dal medico tedesco Franz Anton Mesmer (1734-1815). Questo prese in prestito i magneti del gesuita, creando una propria teoria che prese il nome di Mesmerismo.

Secondo Mesmer l’universo è pervaso da un fluido impercettibile. Il magnetismo animale, che connette gli uomini, la terra e i corpi celesti tra loro, quindi le malattie, altro non sarebbero che una errata distribuzione di questo fluido. Per cui per guarire sarebbe sufficiente “riallineare” il fluido sottoponendo il corpo all’applicazione dei magneti. Da Mémoires sur la découverte du magnétisme animal 1779.

Le sue teorie furono già ampiamente confutate nel corso dell’800. Tuttavia questo non ha impedito ai sostenitori di questa tecnica di portarla fino ai nostri giorni.

Su cosa si basa di fatto la Magnetoterapia oggi?

Secondo i fautori di questa terapia alternativa, bisogna sottoporre il corpo a campi magnetici. Questi possono essere generati da calamite a contatto con la pelle, contenuti in indumenti o piastrine. In tal caso si parla di magnetoterapia statica, oppure da campi elettrici o radio, e allora si parla di elettro-magnetoterapia.

I dispositivi che usano l’energia magnetica statica, generalmente sono di piccole dimensioni. Possono essere venduti anche nelle farmacie o nei supermercati sotto forma di braccialetti. Oppure inseriti in tessuti, cuscini o materassi.

L’elettromagnetismo invece viene sviluppato da macchinari più voluminosi che possono modulare il campo magnetico rendendolo pulsato, super pulsato o continuo. Per questo si trovano in centri sportivi o centri benessere. In genere vengono consigliati cicli di terapia.

Questa tecnica sarebbe in grado di curare le più svariate patologie infiammatorie, soprattutto a livello osseo e articolare. Per questo spesso viene proposta anche ad atleti e sportivi in generale. Si ipotizzano effetti sulla riparazione delle ferite, delle ulcere e di uno svariato numero di altre patologie.

Ma è realmente efficace?

Nel 2006 Leonard Finegold e Bruce Flamm posero l’accento sull’impossibilità di effettuare uno studio randomizzato in doppio cieco. Passo fondamentale in medicina per valutare l’efficacia di una qualsiasi terapia (farmacologica e non). Difficile per la magnetoterapia, in quanto è pressoché impossibile somministrare la terapia magnetica senza che il paziente se ne accorga.

I vari studi fino ad allora condotti infatti non erano stati svolti col dovuto rigore metodologico. Infine i pochi studi che avevano dimostrato una qualche efficacia erano stati condotti solo come studi preliminari. Quindi non adatti a parlare di efficacia terapeutica. Altro fattore da non sottovalutare è il fatto che il nostro corpo viene sottoposto a campi magnetici ben più importanti, rispetto a quelli sviluppati da questi dispositivi.

Quando facciamo una risonanza magnetica

Un macchinario per RM riesce a produrre un campo magnetico ben più potente rispetto a quello generato dai vari macchinari per l’elettromagnetismo. Eppure non sono stati riportati in letteratura né effetti avversi (a parte la claustrofobia), né terapeutici.

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Risonanza magnetica

Sicuramente intorno a questi dispositivi c’è un notevole giro di denaro. Molta attenzione soprattutto da parte di tutta quella “medicina alternativa” che si prefigge di curare le più svariate patologie, senza l’ausilio di farmaci.

Di sicuro non è dannosa per l’organismo. Ciononostante bisogna porre l’attenzione sul fatto che queste terapie possono portare a ritardare un intervento terapeutico più mirato ed efficace. La conseguenza tuttavia è di caricare ulteriore peso sul paziente e sul SSN.

Per questo in molti Paesi, compreso il nostro, è stato chiesto il ritiro dal mercato di molti prodotti che promettevano effetti non realistici sulla salute. Inoltre la FDA (Food and Drug Administration) già nel marzo 2000 ha dichiarato illegale il commercio di magneti a scopi terapeutici. In conclusione possiamo dire che la magnetoterapia rappresenta un po’ una promessa non mantenuta. Un’illusione, poiché allo stato attuale ci sono tecniche più valide ed efficaci di cui possiamo avvalerci.

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3 Risposte a “Magnetoterapia, cura o suggestione?”

  1. Buonasera Franco,
    La ringrazio per lo spunto di riflessione.
    Nell’articolo si è voluto inquadrare storicamente la magnetoterapia, non confondendo le sue origini con la RMN, se questo le è arrivato me ne dispiace.
    Per quanto riguarda il resto, gli studi più quotati in merito non riportano grandi risultati sulla applicazione della metodica.
    Per quanto riguarda invece la stimolazione magnetica transcranica, questa non era considerata parte integrante dell’articolo, essendo ancora pochi e poco conclusivi gli studi che la riguardano.

  2. Articolo di grande confusione: si mischia Mesmer con la RMN. Non si dice i risultati della sperimentazione. Non si accenna a oltre 4000 pubblicazioni ( di cui 184 in doppio cieco su grandi numeri). Si confonde la magnetoterapia con i CMP. Non si accenna minimamente alla stimolazione magnetica transcranica che solo oggi risolve alcune patologie molto invalidanti. E’ vero che oggi vanno tutti in televisione a proporsi come virologi ma lasciamo almeno i CMP (Campi Magnetici Pulsati) a che è del mestiere.
    Con simpatia
    Franco Missoli
    franco.missoli@nt2.it

    1. Buonasera Franco,
      grazie per leggerci.

      L’articolo sulla magnetoterapia è stato scritto da una dottoressa, la quale ha citato fonti autorevoli nel mondo scientifico. Ciò non toglie che la sua considerazione su tale articolo, così scrupolosa e dettagliata, sia per noi spunto di miglioramento per tale argomento. Ringraziandola per averci letto, le auguriamo una buona serata.

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