Perché a Beirut non è stata un’esplosione nucleare.

I cospirazionisti sostengono che nella Capitale libanese sia esplosa una mini bomba atomica. Ma gli esperti sostengono che a Beirut non cè stata un’esplosione nucleare

A pochi minuti da una massiccia esplosione avvenuta nel porto di Beirut, i teorici della cospirazione ne hanno attribuito come causa un’esplosione nucleare. Una bomba atomica, seppur “mini”. Come per molte cospirazioni e affermazioni infondate, ciò è dovuto in gran parte ai social media e alla velocità con cui diversi video, i quali mostrano l’orribile esplosione, hanno viaggiato in Internet. Tuttavia, sebbene l’esplosione sia stata enorme e tragica, gli esperti hanno concordato quasi all’unanimità che ci sono chiari indicatori per i quali l’esplosione non è stata di origine nucleare.

Perché non e stata un’esplosione atomica quella di Beirut?

Perché a Beirut non è stata un'esplosione nucleare.
4 agosto 2020, esplosione in diretta al porto di Beirut

Martin Pfeiffer, un dottorando presso l’Università del New Mexico e ricercatore di armi nucleari, ha sottolineato su Twitter che: l’esplosione era priva di due segni distintivi di un’esplosione nucleare. Ovvero: una luce bianca accecante e qualsiasi dimostrazione di calore estremo il quale avrebbe causato molti più incendi e vittime alla periferia dell’esplosione.

Jeffrey Lewis, un esperto americano di non proliferazione nucleare e direttore del progetto di Non Proliferazione Nucleare dell’Asia Orientale, ha dichiarato pubblicamente che: “non vi è alcun fenomeno presente che possa ricondurre a un’esplosione nucleare“.

C’è un incendio e un’esplosione secondaria. Non si riscontra nessuno dei fenomeni che si vedono in un’esplosione nucleare in ciò che è accaduto — fra lo sconcerto mondiale — a Beirut. Gran parte della confusione che circonda l’esplosione di Beirut sembra dipendere da alcune idee sbagliate, ma molto popolari sulle esplosioni nucleari.

L’errata idea del fungo atomico

Ad esempio, queste idee errate presumono che l’iconico «fungo atomico» possa verificarsi solo dopo un’esplosione nucleare, ma questo è falso. Alex Wellerstein, uno storico delle armi nucleari e professore allo Stevens Institute of Technology, ha anche notato questo malinteso, sottolineando anche che il colore dell’esplosione — di un arancio intenso — era quello «sbagliato» per un’esplosione nucleare.

Perché a Beirut non è stata un'esplosione nucleare.
Il classico “fungo atomico”

L’effetto simile a una nube di Wilson ha portato molti a credere nella deflagrazione di un ordigno nucleare. Contrariamente a un malinteso comune, la forma della nuvola a fungo non dipende dalla componente nucleare o termonucleare. Come noterete: una massiccia detonazione di esplosivi chimici produrrebbe lo stesso effetto.

Le nuvole a fungo si formano in tutte le esplosioni. In quelle più grandi persistono semplicemente più a lungo. Dal colore dell’esplosione (rosso intenso/arancione) si può capire che non è abbastanza calda per essere nucleare, la quale inizia sempre con un bagliore bianco/giallo, anche per piccole bombe atomiche.

Affermazione di Alex Wellerstein

Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project presso la Federation of American Scientists, ha dichiarato al sito web Task & Purpose che l’esplosione più probabile era di natura chimica o gassosa. Anche Kristensen, come Pfeiffer, lo deduce per la semplice mancanza di qualsiasi lampo luminoso di radiazione. Segno distintivo di un’esplosione nucleare.

Innanzitutto un’esplosione nucleare sarebbe molto più potente, a tal punto che chi ha fatto i video sarebbe sparito. Inoltre non si vedono lampi di radiazioni luminose, i quali potresti aspettarti da un evento nucleare. Detto questo, sembra un’esplosione chimica o di gas molto potente..

Affermazione di Hans Kristensen

Altri indizi e ipotesi

Un’altra inevitabile conseguenza delle esplosioni nucleari sono gli alti livelli di radiazione, i quali seguono inevitabilmente. Ovvero: qualcosa che sarebbe impossibile da nascondere. La causa dell’incendio e della successiva esplosione è ancora in fase di studio. Una delle spiegazioni più probabili, tuttavia, è quella che in un incendio originatosi in una fabbrica di fuochi d’artificio, in seguito si sia diffuso in un magazzino contenente un’elevata quantità di nitrato di ammonio. Provocando in questo modo la grande esplosione.

Non mancano i precedenti storici

Perché a Beirut non è stata un'esplosione nucleare.
1947, il disastro di Texas City

Un tale incidente non sarebbe certo senza precedenti. In contesti praticamente identici avvenne il disastro di Texas City nel 1947 (vedi video). Quando una nave attraccata nel porto di si incendiò, facendo esplodere il suo carico di 2.300 tonnellate di nitrato di ammonio, provocando una serie di incendi nelle vicinanze e causando la morte di 581 persone e oltre 5.000 feriti. Un elenco completo delle più grandi esplosioni artificiali non nucleari è qui contenuto.

Conclusioni

Nel giorno della commemorazione di Hiroshima — 6 agosto 1945 — sembra quasi uno strano scherzo del destino dover affrontare questo argomento. Non si comprende come mai, nonostante lo sgomento provocato da una simile tragedia, nelle menti contorte di molti utenti del web si possa innestare, quasi istantaneamente, un pensiero cospirazionista. Purtroppo bisogna fare i conti anche con la responsabilità di personaggi pubblici, personaggi dello spettacolo e politici noti — con il loro bel seguito —, che non perdono occasione per insinuare il sospetto. Resta da capire a che titolo e per quali motivazioni.

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