Radio Spada: l’associazione ultra cattolica e quel velato nazionalismo

Da 10 anni il sito di estrema destra Radio Spada diffonde articoli sotto le spoglie del cattolicesimo più radicale. Dichiara di fare apostolato cristiano, tuttavia alcuni dei suoi articoli accarezzano un velato antisemitismo, pensieri no vax e omofobi

Era il 14 giugno 2012 quando Radio Spada nasceva. Un sito ambizioso, non c’è che dire. Un progetto nato con lo scopo di riportare le anime smarrite sulla retta via del cattolicesimo. Quello vero, precisa la redazione. Un faro immacolato per illuminare la coscienza dei lettori al fine di sottrarli alle menzogne di un mainstream satanico, gestito da mani laiche.

In realtà Radio Spada, oltre a moltissimi articoli di teologia e altre importanti materie, promuove anche una disinformazione di nicchia nella quale, ad esempio, viene proposto un revisionismo a tutto campo. Oltre questo, il sito promuove una chiara impronta antimassonica con un’aspra critica riguardo i gay, sino ad arrivare a quel detestabile antisemitismo (vedi) spacciato per «analisi storica».

“Radio Spada è un sito di controinformazione che ritiene il Cattolicesimo Romano l’unica forma veridica ed efficace di antagonismo culturale, sociale e politico alla grave decadenza e alle pulsioni dissolutrici del mondo in cui viviamo: per questo intende, oggi più che mai, difendere e propagandare la Fede cattolica, i principi e i valori della civiltà e cultura cristiana (occupandosi di molteplici tematiche: dall’apologetica all’attualità, dalla vita spirituale all’analisi storico-teologica, dalla geopolitica al revisionismo storico”

Auto descrizione di Radio Spada
Copertina Facebook di Radio Spada

Un’associazione estrema quella di Radio Spada, nata nell’epoca di internet ma con una morale medievale. Un connubio temporale tra il dictatus papae di papa Gregorio VII e i suoi 27 punti di chiara esaltazione ecclesiastica e tra l’humanum genus di papa Leone XIII nel quale scomunicava i massoni. Un sito di guerrieri cristiani in cui il revisionismo storico è un atto dovuto al fine di sfamare migliaia di lettori famelici di controinformazione.

Un po’ come il partito fondato da Mario Adinolfi e Simone Di Stefano, i quali amalgamano in un solo pensiero tendenze ultracattoliche e sospetti si razzismo.

Radio Spada non nasconde i propri ideali oltranzisti, benché cerchi di tenere le distanze da ogni ideale politico. Ad un’occhio attento infatti non sfugge una velata intolleranza “a fin di bene” dipinta abilmente con un pennellato nazionalismo ultra cattolico.

Informare è una responsabilità

Eppure Radio Spada dovrebbe sapere, dopo anni di pubblicazioni, che la disinformazione è un reato — come proporre gli articoli di don Nitoglia, per intenderci. Informare è una responsabilità, soprattutto se a leggere gli articoli sono migliaia di persone fiduciose di ciò che leggono. Non basta riempire pagine di concetti filosofici, tra parole arcane e pensieri teologici per non essere soggetti alle critiche.

Alcuni temi, come quello sui gay, non aprono le menti a nuovi confronti, lasciando spazio al dialogo tra moderati. Al contrario. Il rischio invece è quello di alimentare un sentimento antico nei confronti del «diverso», sino a tollerare eventuali atti discriminatori. Purtroppo abbiamo già assistito a questo tipo di intolleranza da parte dei no vax più estremi (vedi), fomentati da una propaganda antiscientifica.

Una valanga di melma “marrone” che travolge la gente comune, molta della quale in buona fede, la quale a sua volta diffonderà concetti malconci ad altre persone. Un virus, quello del fanatismo, che si propaga tra concetti astrusi toccando spesso convinzioni antiscientifiche o storiche, sino a dirci che un gerarca nazista è stato una vittima del sistema, che i vaccini uccidono a causa della presunzione dei ricercatori oppure che Putin ha invaso l’Ucraina per motivi più che giustificati.

Radio Spada, di tutto un po’

Il sito non tratta solo concetti politici o temi religiosi impegnativi (alcuni molto interessanti ndr). Tra le numerose sezioni troviamo anche ricette culinarie, miscellanea, oppure argomenti impegnativi come la bioetica o l’agiografia. Ci sono anche articoli di apologetica e mariologia, ben separati da quelli di economia o morale. Un sito veramente completo, non c’è che dire, con articoli scritti da menti tutt’altro che sprovvedute. Un connubio tra stoicismo e tradizione, come vedere un rosario sopra ad un fez.

Il Guelfo Nero e il caso Spano

Al vertice dell’associazione di Radio Spada c’è il Guelfo Nero, ovvero Piergiorgio Seveso, condannato nel 2021 dal tribunale di Como per alcuni commenti diffamatori nei confronti di Francesco Spano riguardo la vicenda ai danni dell‘UNAR. Nel 2018 l’ex direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali fu assolto, ma ormai i commenti diffamatori di Seveso erano già stati vagliati dagli inquirenti.

Trafiletto del sito Studio legale Carnabuci

Oltre ai commenti diffamatori dell’ex leghista Piergiorgio Seveso, responsabile di Radio Spada, anche il quotidiano “Il Tirreno” gettò fango su Francesco Spano. A causa di queste calunnie, l’ex direttore dell’UNAR fu difatti vittima di una vera e propria macchina infamante. Ad iniziare la campagna diffamatoria fu la redazione de “Le Iene”, i quali insinuarono che Spano spendesse soldi pubblici per alimentare la prostituzione gay.

Radio Spada e don Nitoglia

Radio Spada pubblica sulle sue pagine alcuni articoli del sito di don Curzio Nitoglia: il prelato no vax e antipapa che sul suo blog pubblicò addirittura le foto di Erich Priebke accompagnate da alcune frasi del negazionista della shoah Robert Faurisson. In un sito come Radio Spada, il quale tratta argomenti cattolici tra cui la rispettabile «commiserazione cristiana», ci saremo aspettati fonti più tolleranti. Ad esempio.

Come scrivemmo in questo articolo, il prelato pur di giustificare il proprio antisemitismo strumentalizzò le parole di Paolo riguardo la “mal tolleranza” ebraica. Anche in quel caso il prete mentì sapendo di mentire, dal momento che don Nitoglia non è assolutamente uno sprovveduto.

Allarmismo vaccini

Radio Spada però non è solo revisionismo storico. Adeguandosi ai tempi il sito è diventato un contenitore di teorie no vax: una tra tutte quella in cui i vaccini sarebbero prodotti con feti umani:

“Infatti sono stati sviluppati anche i trattamenti farmacologici più efficaci del virus, Remdesivir e Regeneron, che hanno aiutato la guarigione del presidente Donald Trump dal Coronavirus, utilizzando cellule fetali“.

Pezzo di un articolo dal sito di Radio Spada

L’associazione per l’ennesima volta dimostra il suo integralismo riguardo la fede, discriminando la temuta scienza con una nota degna di lettura:

“Come avrete ben notato, Radio Spada, tenendosi saldamente legata al proprio proposito di fare cultura cattolica integrale nell’epoca della più devastante crisi dottrinale che il Cattolicesimo abbia conosciuto, lambisce solo marginalmente alcuni temi di dibattuta attualità legati alla pandemia, alla sua diffusione e alla sua possibile cura“. 

«Non tifiamo per la Russia o per l’Ucraina; però…»

Ovviamente, manco a dirlo, gli interessi di questa guerra scagionerebbero Putin e la martoriata Ucraina, sfruttata dagli immancabili Stati Uniti:

radio spada disinformazione
Titolo dell’articolo sul sito Radio Spada

“E’ pacifico però che troppi sono gli interessi attorno a questa guerra, interessi che riguardano poco gli ucraini e ben di più le potenze che vedono in questo conflitto un momento chiave, prime fra tutte gli Stati Uniti, e non fanno mistero di volerne condurre le sorti anche al di là di ciò che sembrerebbe utile per la popolazione martoriata da oltre un mese di ostilità”.

Pezzo dell’articolo di Radio Spada sulla guerra in Ucraina

Riteniamo che le penne di Radio Spada siano affilate, colte e istruite al buon uso di una propaganda sopraffina e mirata; qualunque essa sia. I temi trattati, soprattutto quelli in chiave religiosa con un forte accento all’identità cristiana, toccano in maniera nemmeno troppo velata ideali di estrema destra con concetti come dio, patria e famiglia.

L’omosessualismo, un ideologia»

Secondo Martino Mora, redattore di Radio Spada — nonché professore passato alla cronaca per essere stato cacciato da scuola per discriminazione —, gli omosessuali sarebbero affetti da «omosessualismo». Come spiega Mora ai microfoni di Radio24.

“Gli omosessuali omosessualisti hanno iniziato a definirsi gay, cioè «gai» (felici ndr). L’omosessualità, come uomo cattolico, non posso non considerarlo un peccato!”

Cattolici, musulmani, ebrei o avventisti del settimo giorno, poco conta. Siamo fermamente convinti che l’esaltazione, di qualsiasi religione si tratti o in qualsiasi ambiente politico, crei una spaccatura tra logica e incongruenza. Enfatizzare la propria fede in maniera ossessiva non è un reato e non spetta a noi giudicare. Tuttavia rivedere la storia per farla piacere a se stessi e al proprio lettore non riteniamo sia etico, visti i genocidi della storia.

Please follow and like us:
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: