Si è appena concluso “Umanità in festa”, l’evento new-age no vax di Genova. Tra i partecipanti Zainz, Montanari – Gatti e l’immancabile Sara Cunial
Domenica 29 maggio, a Villa Serra di Comago (Genova), si sono conclusi i due giorni dedicati all’Umanità in festa: un evento fatto per “liberare le energie per un nuovo mondo”. Un incontro che ha toccato temi cari alla new-age accarezzando il pensiero no vax. Un raduno in cui i maestri di discipline olistiche hanno elargito energie agli allievi chakra dipendenti. Un incontro tra uomo e natura, rispettabile e sotto certi punti di vista condivisibile: dopotutto che male fa un saluto il Sole?

A prima vista ci è parso un evento refrattario alla severità della scienza e all’ambiguità della politica. Un ambiente lontano dalle odiose regole di palazzo, dagli inutili divieti e dalle forme più elementari di una società civile. Un evento libero dai pensieri della grande massa, indegna di popolare il mondo tra speculazioni e violazioni dei diritti umani. Molto meglio la semplicità di un rutto crudista che sa di sedano e la convinzione di poter cambiare il mondo con la sonoroterapia.
La nostra attenzione però non si è focalizzata sugli usi e i costumi di chi crede che un rapanello curi la lombosciatalgia. La nostra attenzione invece è stata catturata da alcuni degli invitati all’Umanità in festa. Nomi come ad esempio quello di Zainz, Montanari, Gatti e Cunial. Così tra un intervento al gusto di protesta e la consueta mala informazione, i partecipanti hanno anche avuto modo di apprendere le tecniche “libere” della medicina bioquantica e cogliere i consigli della pedagogia steineriana. Un incontro fatto di maestri in buona fede, di contorsionisti della propaganda, di tronisti per un giorno e di ricercatori di successi.
Umanità in festa, di tutto un po’
Ci siamo sforzati di capire che cosa c’entrasse Antonietta Gatti con la biodanza (vedi video) ― una tra le discipline in programma ― oppure Achille Zaino (Zainz) con la tarantella ancestrale, ma non ci siamo riusciti. Ce l’abbiamo messa tutta, ma il nesso non siamo riusciti a trovarlo. Eppure in questi due anni ci siamo abituati al gusto del nonsense mordace, ma nulla… Una commistione quella di Umanità in festa che ha riunito discipline alternative, arte e pseudoscienza in un contenitore privo di bordi. Un impasto tra teorie personali in salsa cherry picking e il vezzo del profeta. Un malcontento lanciato con la fionda dal palco al fine di sfamare spettatori famelici di «libertà». Tesi e percentuali urlate al popolo richiedente giustizia con la stessa eleganza di “Er Monnezza”, cercando le stesse ambizioni dei messaggi lanciati per l’evento:
Un percorso che partendo dal radicamento raggiunge il nutrimento della spiritualità
attraverso attività, avventure, pensieri, suoni e sapori.

Ma cos’è “Umanità in festa”?
Per capire la natura dell’evento vi invitiamo a guardare la loro pagina Facebook. Ognuno è libero di manifestare in maniera pacifica come vuole, sino a prova contraria. Per chi ci legge da tempo sa che tolleriamo ogni credo, qualsiasi moda o fede politica; l’importante è che non leda all’incolumità altrui. Come detto sopra: «a noi che ci siano delle persone che salutano il Sole non ci importa nulla». Quello che invece ci preoccupa è la predisposizione di alcune di queste nel ricercare la più subdola disinformazione, quella in malafede, assorbita con estremo compiacimento per poi diffonderla come un mantra al di fuori dei cancelli del parco in cui si è tenuto l’evento.
Sara Cunial: «I miei colleghi contadini»
Dal palco di Umanità in festa Sara Cunial si è definita una «piccola contadina», chiamando suoi colleghi i contadini. Davvero, lo ha detto. Poi tra iperbole riguardo i diritti negati e violazioni di ogni genere ha strappato un caloroso applauso quando ha detto di non essersi “tamponata”. In preda ad un entusiasmo fuori controllo si è infine definita “discepola di Montanari”. Poco prima che il suo intervento finisse, Sara Cunial con volto preoccupato, affranto e deluso, ha dispensato un po’ di sano allarmismo dicendo che qualcuno, non si sa chi, ci sta usando come arma (?). Davvero, ha detto anche questo.
Stefano Montanari: «Ci sarà una carestia pilotata»
In un coro da stadio il farmacista inizia il suo monologo, spiegando di un esperimento più simile a una leggenda. Il racconto narra che dei cani dentro a delle gabbie erano sottoposti con della corrente elettrica a rispondere agli impulsi. Alcuni fuggivano altri no. Con questa storiella vuole far riflettere su come alcuni di noi, manipolati dal sistema, riescono a scappare dalla gabbia. Poi apre con la politica, affermando che da diverse legislature abbiamo un parlamento illegittimo. Anche i costituzionalisti ― spiega Montanari ― non conoscono l’art 56 e il 58 della Costituzione. Articoli in cui, secondo il farmacista, ci sarebbe il nocciolo di ogni violazione costituzionale. Ovvio, che senso avrebbe il contrario? Spiega che i senatori non vengono eletti direttamente ma è il partito che viene eletto. Infine dice che anche il presidente della repubblica è illegale.

Poi cambia discorso e parla di alimentazione e concimi, tranquillizzando il suo pubblico con: «I potenti ci stanno portando verso una carestia pilotata». Applausi, ma anche timore da quelle parole. Con un balzo stravolge il discorso e condanna chi portava i guanti durante la pandemia, definendoli degli untori, infine ritorna a commentare su crisi alimentari e pesticidi. Dice che l’olio di palma contiene il DDT e l’80% dei pesci muore a causa del cancro al fegato. È rattristato. Guarda i genitori e spiega che a scuola le materie scientifiche non sono più insegnate, perché quella non è scienza. Secondo lui uno scienziato è solo chi ha fatto delle scoperte, tutto il resto è noia.
Antonietta Gatti: «Hanno cambiato leggi della fisica»
Anche la signora Gatti appare frustrata. Delusa poiché da dopo la pandemia la scienza non è più la stessa. Secondo lei le leggi della fisica sono state abbattute da una manica di incompetenti ― ci chiediamo che cosa c’entri questo con un virus, mah… Anche per lei la narrazione è stata distorta, così ne approfitta e per prima cosa sponsorizza il loro sito Free Health Academy, dicendo che è una piattaforma in cui abbonandosi si può interagire imparando. «In questo sito si organizzano incontri con i “veri studiosi” ― dice la Gatti ― non come quelli voluti del governo». Infine anche lei parla di alimentazione, soprattutto degli integratori di loro produzione. Tra applausi degni di un concerto la Gatti dice che bisogna uscire dal tunnel in cui i poteri ci tengono, infine ribadisce il concetto di mangiare cibi sani e puliti, un po’ come i loro integratori.