Unione Popolare e il trio Montesano, Cunial, Barillari: politica no vax

Enrico Montesano ha presentato l’ennesima “Unione Popolare”, la sua nuova idea politica. L’attore dice di averlo fatto affinché i popoli si ribellino contro le élites. Alla presentazione c’erano anche Davide Barillari e Sara Cunial

Domenica 22 maggio alle 15,30 è successo l’inevitabile. Uno di quegli eventi che non sconvolgono più, bensì rafforzano l’abitudine al nulla. Eh sì, perché ad abituarci al peggio è stato il covid. Un periodo in cui oltre alla sofferenza nelle corsie ci ha mostrato il ventre molle di personaggi caduti in disuso, come vecchi elastici dimenticati nel fondo dei cassetti. Vip che nel salto tra il tubo catodico e i led hanno rotto i riflettori del successo, aspettando nostalgici l’ennesimo spettacolo. Tuttavia sembra non essere il caso di Enrico Montesano il quale ha dichiarato di non voler assolutamente apparire, pur aiutando i popoli a contrastare le élites mondiali grazie a Unione Popolare. Progetto ambizioso, non c’è che dire.

enrico montesano unione popolare

Un carosello tra dialetti ed exploit messianici, curati grossolanamente da chi tra fallacie logiche e tragedie ne ricava un seguito. Credevamo di non vederli più, eppure è nuovamente successo. Adesso la meglio gioventù del fake in Italy cavalcherà l’onda della novità tra slogan e disinformazione, diventando inevitabilmente il peggior nemico di se stesso. Così a spezzare la tensione delle ultime settimane tra filo atlantisti e putiniani ci ha pensato Enrico Montesano, il quale è riuscito ad addolcire i palati grossolani del complottismo. Ed ecco che i nomi dell’ovvietà vengono presentati come forza d’urto contro la «dittatura di Stato», le temibili «lobby di governo» e i «poteri del magna magna» brandizzati dall’odiato sistema.

Enrico Montesano, quella fastidiosa incongruenza

L’ex comico romano, saltato alla ribalta durante il covid, ha espressamente detto:

“Io ho solo messo il mio nome e la mia notorietà a servizio della verità, non lo faccio per ambizione personale. In questi due anni non ci ho guadagnato nulla a dire quello che ho detto, anzi: solo insulti da ogni parte. Ma questa è un’idea in cui credo, una lotta dei popoli contro le élites, e mi espongo volentieri come ho sempre fatto quando ho creduto in qualcosa”.

Pezzo dell’articolo di AdnKronos

Enrico Montesano dice che non ci guadagnerà nulla da Unione Popolare. Mai messo in dubbio l’onesta del comico, anzi gli crediamo senza ironizzare il suo progetto. Dopotutto credere che un vaccino uccida o che un complotto mondiale abbia inventato un virus non fa di una persona un delinquente. Quello che però ci lascia perplessi è l’incongruenza di Montesano il quale parla di persone deviate, diventate “difetti di fabbricazione”. Ma forse l’attore ignora che Davide Barillari e Sara Cunial ― icone no vax anti regime, distrattamente pagati dallo stesso sistema da loro combattuto ― sono stipendiati con soldi pubblici? Insomma, nulla di nuovo all’orizzonte. Le promesse contro la casta sono quelle già sentite in epoche di Forconi, di Stelle improvvisate e Gilet colorati.

Cunial Barillari, lo zoccolo duro di Unione Popolare

Simbolo del partito

Il progetto è quello di partire dal Lazio per poi ampliarsi in tutto il Paese; almeno questo è il progetto di Enrico Montesano che su Unione Popolare ha investito tempo, speranze e denaro. Un ennesimo sogno romantico di rivolta non violenta, tra una cicoria ripassata in padella e un gergo politichese sfoggiato nel pathos di un comizio di piazza o tra la disinformazione lanciata via vlog. Chissà se il nome del partito è stato volutamente scelto, visti i tempi, dal momento che Unione Popolare era anche un partito ucraino nella regione nell’oblast’ di Lugansk.

Ad iniziare il lavoro di disinformazione comunque ci ha pensato Sara Cunial che alla presentazione (vedi video) ha dichiarato che Draghi ha intenzione di fuggire all’estero. Non si sa bene per quali intuibili motivi. Poi in un delirio da protagonismo da palco la parlamentare ha parlato di armi (non troviamo il nesso) dicendo che l’Italia è il terzo esportatore al mondo ― ennesima bufala della Cunial, poiché il nostro Paese era al sesto posto ed è passato al quarto (fonte SIPRI). Infine tra un applauso e un apprezzamento strillato da chi assiste esultando al grido «tutto cambierà», la Cunial usa incessantemente la parola «bambini». Una propaganda martellante, detta con tono sofferto, quasi volesse giustificare il motivo di una scampagnata fuori porta da parte dei suoi ascoltatori.

La politica no vax

Barillari invece alla presentazione ha parlato delle solite mascherine, della dittatura e del potere che il governo ha esercitato contro il popolo. Roba vecchia, giusto per intenderci. Si è dispiaciuto per i licenziamenti, per i locali chiusi e i soprusi subiti dal popolo inerme manganellato da una dittatura pilotata. Infine si e congratulato con chi, proprio come lui, ha tenuto duro e non ha piegato il capo. Onestamente non sappiamo quale futuro avrà il trio Montesano, Cunial, Barillari. Quel che è certo è che tra comici porteranno in scena una politica senza pagare il biglietto, visti i tempi.

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