Niki Lauda: cosa si sa del noto pilota? Quante gare ha vinto?
Tra i molti piloti di Formula 1 da ricordare non può mancare di certo Niki Lauda, considerato tra i migliori della storia. Ma cosa si sa della sua vita? E delle sue vittorie?
La sua biografia
Andreas Nikolas Lauda nacque il 22 febbraio 1949 a Vienna, in una famiglia di banchieri, e contro la volontà dei genitori cominciò ad interessarsi al mondo delle auto fin da giovane. Dopo gli studi, nonostante dei debiti, comprò una vettura e partecipò alla sua prima gara nel 1968. Debuttò veramente come pilota nel 1971, nei circuiti di Formula 1, ma riuscì ad ottenere la sua prima vittoria nel 1974, al Gran Premio di Spagna.
Continuò a gareggiare, in particolare con James Hunt, suo rivale storico, diventando tre volte campione del mondo di Formula 1, le prime due volte nel 1975 e 1977 con la Ferrari, e la terza con la McLaren nel 1984. In tutto, vinse 25 delle sue 171 gare. Da imprenditore, fondò tre compagnie aeree, ovvero la Lauda Air, la Fly Niki e la Laudamotion, mentre come dirigente sportivo fece da consulente alla Ferrari e diresse due stagioni per Jaguar.
Della sua vita privata si sa che è stata sposato due volte, e la prima fu nel 1976 con Marlene Knaus, da cui ebbe tre figli, e la seconda nel 2008, con Birgit Wetzinger, che gli diede due figli gemelli. Nel 2018, l’ex pilota subì un trapianto di polmone e dopo un anno fu sottoposto a dialiasi, ma morì comunque per complicazioni il 20 maggio 2019 a Zurigo.
L’incidente e altre curiosità su Lauda
Ben noto è l’incidente che Lauda ebbe a Nurburgring il 1° agosto 1976, causato dalla pioggia, che lo lasciò sfigurato a vita. I medici lo dichiararono fuori pericolo dopo quattro giorni, e dopo si sottopose a delle cure per le ustioni in una clinica specializzata. Tornò a correre già dopo quarantadue giorni, per il Gran Premio d’Italia.
Il suo incidente e della rivalità con Hunt, non mancarono di certo nel film Rush, uscito nel 2013, in cui il pilota era interpretata da Daniel Bruhl, mentre James Hunt venne impersonato da Chris Hemsworth. La pellicola piacque molto a Lauda, anche se, in un’intervista, dichiarò di essere preoccupato del fatto di essere stato interpretato da Bruhl, ma quando al cinema vide che le persone ridevano e si commuovevano, cambiò idea. Quando cominciò il film, uno dei primi pensieri che ebbe fu: “Dovevo essere proprio uno stronzo in passato”.
Di lui, poi, si possono citare alcune frasi, come queste:
- “Dalla mia esperienza personale posso dire che vincere è importante ma dalle sconfitte ho sempre imparato di più per il futuro”;
- “Tutti quelli che hanno corso e che corrono in macchina hanno questa consapevolezza: quando si vince, il 30 per cento di merito va alla macchina, il 40 per cento al pilota, il restante 30 per cento alla fortuna”;
- “La Formula Uno è uno sport per ricchi, in parte è vero, ma sono i poveri i veri appassionati. Con grande spirito di sacrificio molti meccanici sono diventati grandi piloti. Chi ha passione arriva comunque, certo però i ricchi hanno più chances”;
- “Al volante sì, sono un computer, ma la freddezza può salvarmi la vita. La precisione e la freddezza che mi si attribuisce mi sono quindi care”.